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La storia di Magliano Sabina è strettamente legata con l’antico popolo Sabino che abitava sulle rive del Tevere e che ebbe uno stretto rapporto con Roma proprio grazie ai vari attracchi fluviali. Magliano era proprio uno di questi porti e un crocevia di popoli e transumanze. In epoca romana Magliano fu il municipio romano di Ocriculum.
Il centro attuale si forma nel medioevo sotto la protezione dell’Abbazia di Farfa e nel Trecento passa sotto il controllo diretto della Santa Sede.
Nel 1495, per volontà di Papa Alessandro VI Borgia, divenne ‘Città’ e sede della Diocesi di Sabina, della quale rimane la Cattedrale dei Sabini.
In tutti questi anni non vi erano ponti, il Tevere si passava a guado e i Maglianesi controllavano questo guado. La politica dei papi perciò non poteva fare a meno di Magliano.
Questa politica fu proseguita specialmente dal papa Alessandro VI Borgia (1492-1503) a cui la benevolenza di Magliano era necessaria per poter ottenere via libera agli eserciti di Cesare Borgia che andavano e venivano lungo la Flaminia impegnati nella conquista delle Romagne.
La deviazione del fiume, voluta da papa Sisto V alla fine del Cinquecento, comportò gravissime conseguenze economiche per Magliano.