Camerata Nuova
Camerata Nuova

Camerata Nuova, il Far West del Lazio

Ci sono almeno due motivi validi per andare a Camerata Nuova: il primo è se siete dei registi che volete girare un film western e l’altro se amate le camminate tra una imponente natura e il mistero della storia.

Camerata Nuova è l’ultimo paese del Lazio, praticamente è totalmente circondata da paesi abruzzesi, ma si respira un’area così romana che sembra di stare a Trastevere.

Sono andata a Camerata per il progetto dei Town Ambassador che stiamo seguendo con la consigliera Alessia Pieretti dell’Area Metropolitana di Roma Capitale e mi aspettavo di immergermi nella lingua e nelle tradizioni abruzzesi, ma mi sono ricreduta.

Lascio l’autostrada a Carsoli, entro per un attimo nella Marsica e torno poi nel Lazio nell’alta Valle dell’Aniene per arrivare in piazza a Camerata Nuova. Mi accoglie il sindaco Settimio Liberati che per prima cosa mi mostra le rovine di Camerata Vecchia che si vedono in lontananza su una costa di Monte Camposecco.

Tutto quello che è segno del passato mi attira, in fondo la fortuna di Civita di Bagnoregio è stato un documentario che raccontava della città che muore e invitava a sbrigarsi ad andarla a vedere. Che mistero nasconde Camerata?

La storia delle due Camerate è alquanto singolare, il paese originario si trovava in una zona impervia di montagna ed era nato attorno ad un castello sul punto più alto dell’altopiano, quello nuovo si trova in un altopiano. Le due Camerate sono separate da quasi 400 metri di dislivello.

Camerata Vecchia è stata distrutta da un incendio nell’inverno del 1859 e ci sono due versioni dell’accaduto, la prima è quella di un incidente e la seconda (complottista) di conflitti fra lo stato Pontificio e il regno delle due Sicilie all’alba del nascente stato italiano.

La seconda mi ispira certamente più mistero e mi incuriosisce al punto che vorrei tornare a Camerata Vecchia con un gruppo di amici e di appassionati camminatori per scoprire la verità.

Questo fascino legato al mistero non ha stregato solo me e sto leggendo diverse storie di viaggiatori che ne sono rimasti attratti. Basta spostarsi nella lingua inglese e si viene rapiti dai loro racconti. Ho trovato un sito di turismo che mette Camerata Vecchia assieme al Perù, alla Thailandia, ecc… Strano che non se ne sono accorti molti italiani!

“L’unica vera storia di Camerata la ha riportata l’artista svizzero August Weckesser nel suo dipinto The Fire in the Sabine Mountains che ora si trova nel Museum zu Allerheiligen a Schaffhausen”, ci dice il sindaco mentre la copia che si trova nel comune fa da sfondo alle nostre fotografie.

Camerata Nuova e la sua gente

Da Camerata Vecchia si arriva poi con un sentiero all’altopiano di Camposecco, all’interno del Parco dei Monti Simbruini, dove un paesaggio tra il bucolico e il selvaggio rapisce per la sua bellezza. Camminando per altri 16 km si può raggiungere anche il Santuario della Santissima a Vallepietra e completare il viaggio nella magia della natura e della storia.

E questa magia non ha rapito solo noi. Negli anni ’70 alcuni dei più importanti attori italiani ed internazionali sono venuti a Camerata Nuova.

“Vincenzone del bar del borgo ha raccolto su una parete del suo locale tutte le locandine degli Spaghetti Western che si sono girati a Camerata Nuova, partendo da Django con Franco Nero, a ‘Lo chiamavano Trinità’ con Bud Spencer e Terence Hill fino ad Arnold Schwarzenegger e Brigitte Nielson che hanno girato Red Sonja e a Lou Ferrigno con il suo Hercules”, mi racconta il sindaco.

Così andiamo a prendere un aperitivo da Vincenzone (che è veramente un grande Vincenzo ma il suo nome gli deriva dalla passione del biliardo) ed è il principale punto di ritrovo di Camerata Nuova. Da lui si fermano tutti.

Sono più di 50 i film che sono stati girati nell’altopiano di Camposecco e tutti gli attori, i registi e la troupe frequentavano il bar di Vincenzone che è veramente una persona comunicativa.

Me lo aveva indicato anche Lidia, la cheffa del ristorante di Riofreddo che era arrivata seconda in una gara di barzellette in televisione. “Sono io che racconto le barzellette a Lidia, e ogni volta che ha qualche cliente particolare mi chiama per saperne di nuove”, mi sussurra in un orecchio Vincenzone che poi ci racconta un paio di barzellette.

Un aperitivo lungo per cercare il Town Ambassador di Camerata Nuova (e direi anche di Camerata Vecchia) e uno alla volta sembra che tutti i cittadini si avvicinano al tavolo dell’aperitivo per dare il loro contributo: chi per mostrare le sue fotografie e chi per raccontare dei suoi parenti in USA.

Direi quindi che le due Camerate sono veramente la frontiera del west, il Far West del Lazio!

 

Vista dei luoghi di Camerata Nuova
Vista dei luoghi di Camerata Vecchia

Scritto da
Claudia Bettiol

Ingegnere, futurista e fondatrice di Discoverplaces. Consulente per lo Sviluppo Turistico dei Territori, specializzato nella sostenibilità e nella promozione culturale dei piccoli territori e delle...

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