Nello specchio di mare davanti a Punta della Vipera a Santa Marinella si possono riconoscere i resti di un sistema di vasche che componeva una grande peschiera, ossia una zona in cui venivano allevati dei pesci.
Le vasche sono tutte comunicanti e il complesso ha le dimensioni di circa 48 metri per 30 metri e risale al I secolo a.C. Con le sue imponenti dimensioni, questo è considerato il complesso più grande del Mediterraneo assieme a quello di Torre Astura vicino Nettuno.
Probabilmente nelle vicinanze si trovava una villa di epoca imperiale testimoniata da alcune tracce di pavimentazione, piccole murature e resti di decorazioni in marmo.
A Punta Vipera si trovava anche un antico santuario etrusco costruito nel 530 a.C. che è stato poi in funzione durante tutto il periodo romano e dedicato alla dea Minerva, protettrice delle nascite.
Infatti sono stati trovati reperti che si riferiscono a vari episodi storici come l’invasione di Dionigi da Siracusa del 384 a.C. e l’insediamento romano di Castrum Novum.
Nel periodo imperiale, poi, sulle rovine del tempio è nata una villa romana, ossia un centro agricolo che riforniva tutte le città limitrofe. Il centro faceva parte dell’insediamento di Castrum Novum e probabilmente era parte anche di una successiva stazione di posta lungo la via Aurelia.
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