Nel fine settimana vicino a San Lorenzo, l’Osservatorio di Gorga organizza una serata per l’osservazione del cielo stellato e delle stelle cadenti.
Tutto il prato antistante l’osservatorio si riempie di telescopi con le quali è possibile osservare le stelle cadenti, oltre alle attrezzature in dotazione all’osservatorio con cui si può scrutare lo spazio profondo e i pianeti più lontani.
La notte di San Lorenzo è tipicamente dedicata alle stelle cadenti, in realtà il periodo tra la fine di luglio e metà agosto corrisponde al passaggio delle Peseadi, uno sciame di meteori che orbita attorno al sole.
Vengono chiamate anche Lagrime di San Lorenzo e nella tradizione cristiana erano messe in relazione solo con la notte del 10 agosto.
Nel passato, nel periodo Romano venivano considerate una pioggia di sperma del dio Inuo-Priapo che avrebbe fecondato i campi della terra.
Sono i resti della cometa Swift-Tuttle e le meteore sono state prodotte dal suo disfacimento e sembrano stelle cadenti.
Il nome di Perseadi, invece, deriva dal fatto che la loro posizione le fa sembrare stelle della costellazione di Peseo e non meteoriti che ruotano attorno al solo.
I primi ad osservare questo fenomeno sono stati i Cinesi nel 36 DC, mentre il legame fra le stelle cadenti e la cometa è stato individuato dall’astronomo italiano Virginio Schiapparelli nel 1862.
Durante questi giorni estivi, lo sciame è particolarmente visibile dalla terra ed è osservabile anche ad occhio nudo assumendo la forma di ‘stelle cadenti’

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