Segni. Concattedrale di Santa Maria Assunta

Segni. Concattedrale di Santa Maria Assunta

La chiesa di San Bruno, ora Concattedrale di Santa Maria Assunta, è stata costruita su un precedente manufatto romano.

Nel tempo ha avuto molti cambiamenti e rinnovamenti che comprendono anche un cambio di orientamento dell’edificio.

Intorno al X secolo, il borgo di Segni si spostò su un fianco della collina e questo rese necessario dare più valore alla chiesa su una parte più bassa del paese.

La chiesa medioevale risale al X secolo e vi hanno preso parte le migliori maestranze dell’epoca come i Cosmati e i Vassalletto, famiglie di artisti nella lavorazione del marmo. È stata completata nel 1185 dal Vescovo Pietro e aveva una navata unica con 16 cappelle laterali e una cripta.

La chiesa medioevale è stata danneggiata nelle guerre durante il Sacco di Roma nel 1557 e nel 1626 venne totalmente ricostruita dall’architetto Giovan Battista Roderi.

Il nuovo edificio ha la forma a croce greca a tre navate, con tre cappelle maggiori e quattro minori e una cupola centrale affrescata. È stata consacrata il 23 aprile 1684 dal vescovo Francesco Maria Giannotti e dedicata a Maria Vergine Assunta in Cielo.

L’interno è finemente affrescato e decorato da tele e altre opere d’arte e l’altare e il pavimento bianco sono stati sistemati nel 1875 in occasione del giubileo.

Una cappella è dedicata a San Bruno, con le reliquie del santo che morì proprio a Segni ed è il patrono della città. Un grande organo del 1855 completa il fascino della cattedrale.

La facciata in pietra bianca calcarea è in stile neoclassico e risale invece al 1817. 

Accano alla chiesa si trova il campanile medioevale del XI secolo alto 24 metri e diviso in 5 piani con finestre a forma di monofora, bifora o trifora.

Da segnalare sulla facciata della chiesa la presenza di due orologi, in corrispondenza delle entrate sulle due navate laterali, che risalgono al 1933.


Scritto da
DiscoverPlaces

Discoverplaces.travel promuove i piccoli borghi Italiani e crea ponti con i discendenti italiani all'estero attraverso il Premio Town Ambassador.

Iscriviti alla Newsletter

Scopri un territorio attraverso le emozioni di chi l'ha raccontato in prima persona.