![](/images/Paesi/VITERBO/Bassanoromano/Bassano_Romano_Chiesa_San_Vincenzo.jpg)
![Stemma di Bassano Romano](/images/Paesi/VITERBO/Bassanoromano/Bassano_Romano-Stemma.jpg)
Situata in una posizione particolarmente adatta alla difesa, si sviluppò nel Medioevo grazie alle imprese nate attorno al taglio degli alberi intorno all’anno mille. La prima costruzione è proprio una chiesetta dedicata alla Madonna delle Capanne.
Nasce così il Feudo Bassani nello Stato Pontificio e Enotrio Serco è il primo feudatario nel 1160.
Nel 1354 il feudo era gestito in comproprietà fra le famiglie Di Puccio, Savelli e Anguillara e, nonostante la zona di Viterbo sia un territorio di scontri e lotte di potere, Bassano Romano ha una sua vita tranquilla.
Nel 1428 gli Anguillara entrano in possesso anche della parte del feudo dei Di Puccio e nel 1482 papa Sisto VI gli assegna anche la parte dei Savelli.
Il loro periodo sarà caratterizzato da opere e migliorie al paese e dal completamento di un palazzo signorile e nel 1605 il Feudus Bassani diventa Marchesato con una bolla di papa Paolo V.
Nel 1644 Bassano Romano diventa Principato e inizia a ricevere visite di papi e sovrani, tra cui quello inglese Giacomo III Stuart.
Nel Settecento Bassano è colpita da forme di influenza contagiosa che decimano la popolazione e portano la miseria.
Il colpo di grazia è dato dalle truppe francesi di Napoleone che depredano e saccheggiano il paese per ben due volte in rappresaglia al suo tentativo di resistere all’avanzata francese. E in questo periodo che nasce la devozione per la Madonna della Pietà.
Nel 1854 Il principato passa agli Odescalchi che lo lasceranno andare in abbandono.
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