Mirabello Sannitico


Stemma di Mirabello Sannitico

Mirabello Sannitico è un borgo medievale del Molise posto su una altura che sovrasta la valle del fiume Tappino, ricca di olivi e dominata dai vicini monte La Rocca (1.000 metri di altezza) e Monteverde (941 metri di altezza). Da questi monti nascono le sorgenti che alimentano l'acquedotto di Campobasso.

Dal suo stesso nome, si può dedurre come le origini di Mirabello Sannitico si legano nell’antico popolo orgoglioso e coraggioso dei Sanniti e sul territorio si trovano resti di mura poligonali preromane.

Forse il nome deriva da una battaglia durante il periodo romano definita ‘Mirum bellum’ e con la conquista di Roma la vita sociale e commerciale si sposta nelle valli in corrispondenza delle vie di comunicazione. E’ quando nascono le grandi ville romane, che potremo definire come delle grandi fattorie agricole attrezzate.

Il borgo medioevale sulle alture nasce con la caduta dell’impero romano e l’arrivo dei Longobardi che arrivarono nel 571 e diedero vita al Ducato di Benevento.

In questo periodo vengono costruite fortezze sulle alture dove la popolazione poteva trovare rifugio e i primi signori sono stranieri probabilmente dalla Bulgaria.

Il castello e il suo borgo vennero poi rinforzati per fronteggiare l’arrivo dei saraceni e la popolazione si spostò all’interno della cinta muraria e il feudo venne governato dai sovrani normanni che crearono la Contea del Molise.

Lo sviluppo del territorio si deve però ai monaci benedettini che si stabilirono sulle rovine dell’antica città sannita, crearono un monastero, un mulino e tornarono ad insegnare la coltivazione dei campi.

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Da un atto di confisca dei beni da parte di Federico II di Svevia, sappiamo che le chiese di Mirabello erano molto ricche e questo denota una certa autonomia locale. Con l’arrivo dei d’Angiò alla fine del Duecento, tutto il potere dei signori locali venne ridimensionato e la contea del Molise venne frazionata.

Per diversi secoli vi furono guerre locali o dispute per il dominio di alcune parte del territorio, soprattutto fra i signori di Mirabello e quelli di Ferrazzano.
Ma i veri sconvolgimenti sono sempre arrivati con terribili terremoti a partire da quello del 1456 che cambiò la situazione socio-economica.

Una serie di famiglie si sono succedute per brevi periodi al comando del feudo senza lasciare tracce indelebili.

Nel 1638, ancora una volta si scatenò la rivalità con Ferrazzano e scoppiò una guerra civile per il possesso e l'uso dei mulini sul fiume Tappino.

Un nuovo terremoto nel 1688 distrusse totalmente il paese come si può comprendere dalle perizie fatte fare dal sindaco dell’epoca. Dopo un periodo prospero con la famiglia Frangipane durante la seconda metà del Settecento, nel 1805 un nuovo terremoto sconvolge questa zona del Molise tanto che il re Ferdinando IV mandò i suoi ispettori. Questi trovarono un territorio devastato con gli abitanti e il barone costretti a vivere in capanne in campagna.

Le chiese attuali quindi sono state ricostruite secondo lo stile Ottocentesco e non hanno lo spirito medioevale che le caratterizzava. Dopo l’unità d’Italia, la storia di Mirabello Sannitico è caratterizzata da una grande emigrazione soprattutto negli Stati Uniti (Cleveland, Philadelphia e New York) e in Canada dopo la seconda guerra mondiale.

Il patrono è San Giorgio e la sua festa il 23 aprile nel passato coincideva con una grande fiera del bestiame e che da sempre è occasione di una particolare festa che dura una settimana durante la quale il 16 e il 22 aprile si accendono i tradizionali falò e il 23 si svolgono due processioni.

Una leggenda narra che San Giorgio sia giunto su un cavallo bianco a salvare gli abitanti di Mirabello durante una battaglia contro nemici invasori.

Una vera curiosità è il fatto che ogni volta che gli abitanti hanno provato a spostare la statua antica si sono verificate sventure e allora in processione viene solo portato il reliquiario e dal 1998 una moderna statua del santo.







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