![](/images/Segni-Panorama-Bettiol-16.jpg)
![Stemma di Segni](/images/Paesi/segni-stemma.png)
Segni si trova sui Monti Lepini a oltre 650 metri slm in una strategica posizione da cui si domina tutta la Valle del Sacco, ossia l’accesso a Roma per chi viene da sud. Questa sua posizione le ha dato un ruolo di fondamentale importanza durante tutto il periodo Romano.
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La fondazione di ‘Signia’ risale almeno ai Volsci, una popolazione preromana, come è testimoniato dall’acropoli e dalle incredibili mura ciclopiche che risalgono al VI secolo AC. Lungo il percorso delle mura si trovano alcune porte tra cui la famosa Porta Saracena, larga 1,40 metri di forma ogivale e con un architrave monolitico. Per questa sua forma è gemellata con la famosa Porta dei Leoni di Micene.
Nel 513 AC Tarquinio il Superbo, uno dei sette Re di Roma, inviò a Segni dei coloni e una guarnigione armata per proteggere le vie di accesso alla città di Roma. Per questo motivo alcune leggende dicono che Segni fu fondata proprio da Tarquinio il Superbo.
Nella battaglia tra Tarquini e Latini per il controllo Segni riuscì a contrastare i Latini e nel 493 i Signini stipularono un trattato di pace. Segni è stata una città-stato autonoma fino al 340 AC quando fu conquistata dai romani che però le concessero la dignità di Municipio. Segni aveva una certa indipendenza ma anche obblighi di alleanza con Roma.
L’importanza strategica di Segni era tale che le fu concesso di coniare monete con la scritta SEIC, che significa cinghiale, e di avere proprie milizie. Signia era governata da quattro pretori, e fu scelta come luogo di confino per i prigionieri durante la guerra punica contro Annibale di Cartagine.
Nell'89 AC Segni diventò Municipio ed ebbe il diritto di fregiarsi della sigla S.P.Q.S. (Senatus PopulusQue Signinus).
Durante il periodo repubblicano e imperiale a Segni venne costruito il foro, i templi al Dio Ercole, alla Bona Dea, vennero innalzati monumenti a varie divinità e all'imperatore Marco Aurelio Antonino (detto Caracalla). Nella parte bassa di Segni, lungo la valle del Sacco, vennero costruite molte ville lussuose.
Con la fine dell’impero romano e l’arrivo dei barbari iniziò un periodo di recessione economica e sociale. Alla fine del VI secolo DC a Segni nacque papa Vitaliano, che regnò dal 657 al 672. Papa Vitaliano ha ricoperto un ruolo fondamentale nel riavvicinamento fra l'Impero Bizantino e la Chiesa di Costantinopoli, inviò missionari in Inghilterra e diffuse il Canto Gregoriano.
Tra il XII e il XIII secolo, Segni è inserita nel Ducato Romano e nel "Patrimonio di San Pietro", e raggiunse l'apice della fama e dell'autonomia locale. Segni divenne la residenza estiva dei Papi e Eugenio III costruì qui una sua residenza estiva, in quello che oggi è l'attuale Seminario Vescovile.
A Segni hanno soggiornato Papi di grande importanza come Pasquale II, Eugenio III, Alessandro III e Lucio III. Quest’ultimo ha santificò San Bruno, vescovo della città dal 1079 al 1123, ed oggi è il patrono di Segni.
Nel 1353, Segni cercò protezione affidandosi al feudatario Giovanni Conti e nel 1575 passò alla famiglia di Mario Sforza. Nel 1557, durante la guerra di Campagna, Segni è stata parzialmente distrutta da un terribile incendio.
Nel 1585 il Papa Sisto V promuove Segni a Ducato e il primo duca è stato Alessandro Conti Sforza. Nel 1639 il ducato fu messo all'asta e, dopo alterne vicende, fu riscattato da Livia Cesarini da cui ha avuto origine la famiglia degli Sforza Cesarini.
Segni ha subito un devastante bombardamento nel marzo del 1944 durante la Seconda Guerra Mondiale.
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