Dal suo belvedere appare immediato come il borgo facesse parte di un sistema disorveglianza della valle posto a protezione di Alatri e della area sud di Roma.
Le montagne erano abitate dall’antica popolazione degli Ernici, di cui faceva parte, sconfitti poi dai romani già nel IV secolo AC. I Romani hanno poi lasciato numerosi resti di ville sparse in tutta la valle.
Per certo la formazione attuale del borgo risale al periodo chiamato ‘dell’incastellamento’, ossia quando le popolazioni della pianura cercarono rifugio sulle alture protette da piccoli castrum o fortezze che erano composte da una torre di avvistamento pochi edifici militari e mura di protezione.
Dai castrum sono poi nati i castelli medievali e dai castelli sono poi nati i paesi che vediamo.
Le prime notizie sull’esistenza di Trivigliano si trovano in una pergamena del X secolo nell’archivio della Cattedrale di Alatri.
Maggiori informazioni si desumono dai documenti del XIII secolo e seguenti, quando lo Stato della Chiesa confiscò il Castello di Trivigliano ad Alatri e lo pose sotto la diretta giurisdizione del rettore di Campagna e Marittima.
Fino all’inizio del XIV secolo subì, per volere di papa Bonifacio VIII Caetani, l’ovvia influenza della famiglia che in questa valle soggiornava a lungo perché il papa si curava ‘il mal della pietra’ con le famose Acque di Fiuggi.
Papa Bonifacio VIII è quello del famoso schiaffo di Anagni, quando durante la lotta fra papato e impero un ufficiale francese lo colpì. Alla morte di Bonifacio VIII la sede del papato viene spostata ad Avignone e cambiano tutti gli equilibri in questa area.
Dal 1330 tornò sotto la dominazione di Alatri. La vicinanza al potente comune di Alatri non gli permise mai di espandersi: i signori di Trivigliano avevano un rappresentante al parlamentum e ai giochi che Alatri teneva annualmente dopo la Pasqua.
Nel XV secolo, con papa Martino V, diventò possedimento della famiglia Colonna e lo rimarrà, con brevi pause, fino al 1816.
I triviglianesi parteciparono ai due conflitti mondiali ed emigrarono in cerca di lavoro causando una forte riduzione della popolazione.
Il suo nome forse deriva dal latino "tres vigilantes" in riferimento alle tre torri della cinta muraria, presenti anche nello stemma comunale. Secondo un’altra ipotesi, invece, il toponimo trebellianus potrebbe derivare dal nome del proprietario di un fundus di epoca imperiale.
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