La mia tradizionale ricetta della Marmellata di Cipolle di Bisacquino

La mia tradizionale ricetta della Marmellata di Cipolle di Bisacquino

Questa è la mia semplice ricetta della marmellata di cipolle fatta con quelle rosse, grandissime e speciali che arrivano ad agosto da Bisacquino, un gioiello siciliano sui Monti Sicani.

Bisacquino e la cipolla sono uniti da una storia molto lunga e la cipolla si chiama “busacchinara” come se fosse una bella donna. Una cipolla può arrivare a pesare fino ad un chilo e la si quasi abbraccia.
Praticamente si può fare una marmellata anche con una sola cipolla!
Con la marmellata ci accompagno arrosti, bolliti e formaggi. E per darle un sapore un po’ più agrodolce, prima di servirla in una ciotola a parte aggiungo dell'aceto balsamico.
C’è una bella storia legata alla sua coltivazione. Si dice, infatti, che risalga alla guerra degli dei che si erano trasformati in cipolle per sfuggire alle ire di Giove.
Non è neanche immaginabile da quanti millenni gli uomini mangiano cipolle, e certamente erano già famose in Egitto. Ma la sua vera diffusione in Sicilia è avvenuta nei quartieri ebraici, le giudecche.
E il quartiere ebraico di Bisaquino era particolarmente grande.
Oggi Bisaquino le ha dedicato una festa speciale, la Sagra della Cipolla dove si possono acquistare le marmellate e gustare addirittura il gelato alla cipolla.
A proposito, sembra che anche il grande Federico II ne andasse pazzo, specialmente nella versione agrodolce.
Questa è la mia ricetta della marmellata che preparo ogni estate per poi gustarmela con gli amici in inverno.

Ricetta della Marmellata di Cipolle di Bisacquino


Ingredienti: 

    • 1 kg di cipolla rosa di Bisacquino

 

    • 200 gr di zucchero

 

    • 200 dl di vino rosé

 

    • 50 dl di acqua

 

    • 4 chiodi di garofano

 

    • 5 grani di coriandolo o pepe rosa

 

    • 6 foglie di alloro



Affettare la cipolla sottile e farla macerare per 4 ore in una bacinella di porcellana o acciaio (no di plastica) con tutti gli ingredienti descritti sopra.
Passate le due ore, togliere le foglie di alloro e i chiodi di garofano.
Mettere tutto in una pentola di acciaio e con fiamma bassa portandola all'ebollizione.
Quando la cipolla sarà ristretta ed addensata, versarla nei barattoli. Poi tappare i barattoli e capovolgerli per 2 minuti, poi riporli in una cesta o scatolo bene avvolti nella carta di giornale. Tenerli così per 48 ore. Il barattolo aperto va conservato in frigo.

Divertitevi!


Scritto da
Betty Scaglione Cimò

Ex insegnante di storia dell'arte. Docente alla For.Com. Da un ventennio impegnata nell'immobiliare internazionale per la promozione della Sicilia ed in particolare per la rinascita dei piccoli...

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