Abbiamo incontrato Rocco Maiuri in occasione di una giornata dedicata a 'Emigrazione: un patrimonio di storia, tradizioni e lavoro degli italiani all'estero' organizzata dall'ANFE - Associazione Nazionale Famiglie degli Emigranti e dall'associazione YourFuture.
Ci siamo incontrati nella superba sala Vittorio de Sica del Palazzo della Provincia di Frosinone dove era stato organizzato questo incontro.
L'obiettivo era quello di ricostruire i ponti cercati tra queste due "rive" lontane. Si tratta degli emigranti che dal 1870 hanno lasciato la Ciociaria e le loro famiglie e luoghi di origine.
Ora sembra tutto semplice, Skype, Facetime e Facebook sono bridge digitali che mantengono vivi i contatti. Ma fino a non molti anni fa c'erano "carta e penna" e talvolta il telefono.
La prima ondata di emigrazione avvenne subito dopo l'Unità d'Italia e quegli emigranti erano spesso persone prive di istruzione che conoscevano a malapena qualcosa di più della storia della loro città e forse di quelle vicine.
Quelle persone sono ormai giunte alla IV, V e VI generazione e molti dei loro discendenti vogliono scoprire le proprie radici. Ma non parlano italiano e non hanno parenti di primo o secondo grado da contattare.
Vogliono sapere qualcosa della loro famiglia, del paese, delle tradizioni e dei costumi vissuti dai loro antenati.
Sembrano richieste semplici ma sono tante le barriere da superare per avere queste risposte: la lingua, la storia dei piccoli borghi in modo comprensibile per un turista, le emozioni da vivere per chi conosce entrambe le culture.
La storia di Rocco Mauri ha commosso tutti: quando ha detto di aver finito il liceo a Ceprano prima di seguire la sua famiglia che si era già trasferita negli Stati Uniti.
Ha fatto di tutto ma sempre con la curiosità e la voglia di intraprendere un viaggio che doveva essere migliore di quello che aveva lasciato.
Poi con amici fondano il Ciociaro Club. Nessuno credeva che ci sarebbero riusciti, sembrava un'avventura troppo grandiosa!
Si trova a Windsor, in Canada, nell'unico punto che si trova a sud degli Stati Uniti ed è separato da Detroit da un ponte (o tunnel) che attraversa il fiume Detroit. La facciata ricalca quella del Santuario della Madonna di Canneto di Settefrati ma alle sue spalle c'è un edificio moderno che risponde all'esigenza di intrattenere, pur non perdendo la memoria del passato.
Non solo celebrano le feste dei singoli paesi come si svolgono in Italia, ma i ristoranti servono oltre 3000 pasti a settimana e nel parco di 18 ettari si trovano diversi campi da calcio, da baseball, piste ciclabili e molto altro.
"Prima del Ciociaro, gli emigrati italiani dicevano di venire da un posto 'vicino a Roma', ma ora sono orgogliosi di dire che vengono dalla Ciociaria!"
L'esigenza di ricreare un ponte è molto forte e per questo Discover Places nasce come portale bilingue che racconta le storie dei territori del Lazio come www.discoverplaces.travel che viene letto molto in Canada e USA.
Per questo abbiamo ascoltato con grande interesse le segnalazioni ei racconti dell'ANFE, in particolare Paolo Castaldi che è il rappresentante della provincia di Frosinone.
Siamo certi di poter dare il nostro contributo a questi ponti digitali ma anche reali con il programma 'scopri le tue radici' di giornate personalizzate dedicate a chi vuole conoscere la storia della sua famiglia e del suo Paese di origine.
E magari a giugno saremo tutti al Ciociaro Club con il premio Rocca d'Oro del giornalista Giancarlo Flavi che con il generale Carlo Felice Corsetti e la banda dei Carabinieri stanno organizzando uno scambio di cerimonie tra Italia e USA!
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