Vanni Cicetti
 Vanni Cicetti

Vanni Cicetti, il cuoco dalle due vite

Ci sono difficoltà della vita che ti fanno diventare pazzo oppure ti donano una ricchezza interiore che ti fa brillare. Questo è quello che è accaduto al nostro chef e scrittore preferito Vanni Cicetti, quando quasi venti anni fa ha avuto un aggressivo tumore al midollo spinale che lo ha messo su una sedia a rotelle.

Da qualche anno Vanni pubblica sul nostro sito le sue ricette con gli abbinamenti del vino e lo abbiamo coinvolto anche nel prossimo lancio della pasta di Donna Vittori. I suoi articoli sono sempre molto graditi ma forse pochi sanno le difficoltà che deve affrontare ogni giorno senza mai lamentarsi e con il sorriso sul volto.

Lo raggiungo a casa per portargli alcuni ingredienti e ci facciamo una bella chiacchierata ricordando anche alcuni amici in comune, infatti entrambi siamo cresciuti a Colleferro ed allora il paese era ancora piccolo.

“Ho iniziato a cucinare per disperazione. Mi dispiace dirlo ma mia madre non sapeva proprio cucinare e così già a 14 anni ho deciso di mettermi ai fornelli. Il primo piatto che ho preparato è stato un secondo con delle fettine alla pizzaiola a casa di mia zia a Terni. Non posso dimenticare le emozioni che ho provato sentendomi così osservato e dovendo apparire sicuro di me!

Poi credo di essere stato aiutato dalla formazione scolastica, frequentando l’istituto di Colleferro ho acquisito dimestichezza con la chimica ma anche con l’arte delle combinazioni degli ingredienti, soprattutto quando sono stato barman”.

La fortuna ha voluto che uno dei primi lavori è stato alla Locanda di Antonello Colonna a Labico. Oggi è uno chef stellato ma allora era ancora un ristorante gourmet dove la mamma di Antonello era la regina della cucina e si comportava in modo materno insegnando a tutti noi i segreti del mestiere.

Hanno tutti partecipato alla crescita del ristorante imparando a conoscere i vini, organizzando incontri con grandi produttori e scegliendo i migliori abbinamenti con i piatti, anche quelli più elaborati di una cucina gourmet.

 

Pagina Vanni Cicetti

Vanni ama studiare e legge avidamente tutte le riviste che arrivavano dall’America (a quel tempo non esisteva internet). Non avendo tradizioni familiari in cucina, la sua formazione è stata soprattutto frutto di lavoro personale e di esperienza diretta.

Per una serie di circostanze insolite, come sempre capita nella vita, viene chiamato da amici a rilevare un ristorante a Colleferro e il richiamo del paese diventa quasi irresistibile per un giovane che desiderava crescere.

Parigi, il matrimonio e i figli gli fanno fare una scelta: basta lavori nella ristorazione, basta non essere mai presente alle feste di famiglia perché impegnato nei locali. Ma la vera svolta avviene nel 2004 quando viene operato una prima volta al San Camillo e inizia la riabilitazione all’ospedale San Giovanni Battista.

Può sembrare incredibile ma nei 6 mesi di degenza cucinava per tutto il reparto. Infatti l’ospedale aveva una grande cucina per insegnare ai disabili a diventare indipendenti e Vanni trova piacere a rendersi utile.

Questa è la positività e la luce che emana quando sorride. Questo il suo modo di affrontare la vita con coraggio e con la voglia di fare ‘cose belle’.

Così cucina anche nel suo secondo ricovero al CTO, quando lo davano senza speranza durante la pandemia e dove ha trascorso 7 lunghi mesi. La sua degenza si è conclusa con un piatto di fettuccine al ciasculo, cipolla di Tropea e scamorza affumicata cucinate per tutto il reparto.

Voi potete leggerlo ogni giovedi sulla nostra newsletter, ma potete anche seguire alcune sue lezioni sui vini andandolo a trovare a casa.

E siccome non sta mai fermo … ora sta pensando di aprire un home restaurant con sua figlia.

Grande Vanni!!


Scritto da
Claudia Bettiol

Ingegnere, futurista e fondatrice di Discoverplaces. Consulente per lo Sviluppo Turistico dei Territori, specializzato nella sostenibilità e nella promozione culturale dei piccoli territori e delle...

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