La nuova legge regionale sul turismo è stata pubblicata il 24 maggio e già mostra la sua innovatività. Grazie al lavoro dell’assessore Valentina Corrado, la Regione Lazio assume sempre più un ruolo strategico di coordinamento per curare soprattutto l’immagine dei nostri territori per arrivare al cuore del cliente finale.
Siamo consapevoli di essere in competizione con il mondo e che tante regioni europee già da anni hanno curato la loro identità e quindi l’immagine per arrivare dritto nei sogni dei viaggiatori. È l’emozione che spinge a scegliere una località invece di un’altra e l’identità del Lazio è sempre stata poco riconoscibile e spesso in competizione con quella di Roma.
I risultati sono stati una permanenza breve dei turisti nella capitale, con un sovraffollamento di pochi monumenti rappresentativi, e un matrimonio di fatto tra Roma e le campagne dell’Umbria e della Toscana a danno della campagna romana e laziale.
Nelle principali fiere del turismo Roma e il Lazio avevano due stand lontani fra loro che apparivano quasi in competizione (al contrario del Veneto che come claim nelle fiere spesso si definisce come ‘la regione di Venezia’).
Un primo segnale del cambio di passo è stata la presentazione del video di promozione del Lazio curato dall’agenzia Satchi & Satchi (https://www.youtube.com/watch?v=9HfGezZPXqw) in cui gli imperatori della Roma Imperiale sono messi in relazione con i territori del Lazio attraverso le loro ville di campagna. Uno spot emozionale, moderno e ironico che fa sentire importanti tutti quelli che scelgono i nostri borghi laziali.
Con questa legge, finalmente il Lazio riconosce il ruolo fondamentale del turismo e assume un ruolo di direttore di orchestra scegliendo ‘le direttrici di intervento per incrementare la visibilità e la competitività della destinazione Lazio e per favorire uno sviluppo armonico ed equilibrato delle diverse offerte territoriali esistenti nella regione’.

La regione è stata divisa in identità territoriali idealmente unite da una storia, e forti caratteristiche comuni già riconoscibili, per aumentare la permanenza dei turisti e favorire la destagionalizzazione.
Le zone identitarie scelte sono chiamate Ambiti Turistici di Destinazione - ATD e sono:
- Tuscia e Maremma Laziale
- Litorale del Lazio
- Valle del Tevere
- Sabina e Monti Reatini
- Valle dell’Aniene e Monti Simbruini
- Castelli Romani
- Monti Lepini e Agro Pontino
- Ciociaria
- Roma Città Metropolitana.
Un intero articolo è dedicato al ruolo delle Destination Management Organization - DMO che erano già state finanziate con un bando regionale e che oggi sono diventate operative.
Con la DMO Alta Ciociaria (capofila il comune di Fiuggi) abbiamo partecipato a Ferentino alla riunione provinciale che l’assessore regionale al Turismo e gli Enti Locali Valentina Corrado ha organizzato per raccontare il nostro futuro ruolo strategico.
Le DMO sono chiamate a ‘progettare prodotti turistici integrati, raggiungere nuovi segmenti di mercato, implementare politiche di turismo sostenibile, supportare lo sviluppo di imprese innovative, attrarre investitori internazionali e coordinare i progetti di sviluppo degli Ambiti Turistici di Destinazione’. Nella nuova legge, la Regione Lazio ha previsto la costituzione di una fondazione di partecipazione denominata DMO che dovrà coordinare il lavoro di tutte le altre DMO attive sul territorio regionale.
Anche la formazione professionale viene trattata in una apposita sezione e noi ne abbiamo già parlato in un articolo sull’Istituto Professionale sul Turismo, un corso post-universitario che è stato presentato ad Olevano Romano e vede tra i fondatori tutti gli operatori di questa zona a cavallo fra la provincia di Roma e l’Altra Ciociaria.
Ora che finalmente siamo diventati operativi e possiamo iniziare a promuovere i nostri territori di competenza, dobbiamo integrarci con l’immagine regionale e presentarci in modo coordinato alle prossime fiere internazionali del turismo per poter incuriosire ed emozionare tour operator, viaggiatori e turisti.
Sarà un percorso nuovo ma sicuramente sfidante ed emozionante che non vediamo l’ora di intraprendere.
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