Semplice spadellatore casalingo, fin da bambino sono stato affascinato dall’odore dei banchi del mercato al mattino presto: sono fonte di ispirazione. Il piatto che porto a tavola la domenica è frutto di un immersione nei colori e negli odori di quella magica ‘scatola’ del mercato rionale. L’occhio e la gola vanno quasi esclusivamente sui prodotti locali che miscelo quasi di getto, non progetto nulla. Odio chi dice io l’avrei fatto così: fallo e non rompere! Ci sono pizzicaroli (romanesco) che sono più bravi di psicoterapeuta, li amo. In ogni posto che vado porto a casa qualcosa un formaggio, un salume e un vino. Vino, croce della mia passione. Non toglietemi i vermentini liguri! Una scuola professionale alle spalle in viticultura mai sfruttata che però forse un segno me lo ha lasciato.
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