
Il 14 marzo, il Ministero della Cultura ha festeggiato la Giornata Nazionale del Paesaggio nata nel 2016 con l’idea «di promuovere la cultura del paesaggio in tutte le sue forme e sensibilizzare i cittadini sui temi ad essa legati».
Amo il paesaggio e vivo in campagna per godere di un ampio orizzonte ogni giorno, una vista mai statica ma che cambia con l’orario del giorno e con il progredire delle stagioni. Ma il paesaggio ha anche un significato più profondo che va oltre la bellezza percepita.
Secondo il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio: “Per Paesaggio si intende il territorio espressivo di identità, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni”.
Potremo dire che paesaggio è come il terroir per il vino: un intreccio tra natura, storia e tradizioni culturali che crea l’identità di un territorio. Per questo una spiaggia sabbiosa in Italia è diversa da una in Australia o in Tunisia, non è il colore del mare o della sabbia che crea l’identità del luogo ma la sua storia.
Sono cresciuta fra la pianura Padana e le colline dell’Alta Ciociaria e scolpiti dentro i miei occhi ci sono i campi di mais e i campi di grano.
Quando le giornate si allungano non vedo l’ora che arrivi luglio con i suoi paesaggi di grano dorato e poi del giallo carico dei campi dopo la mietitura. Quando vengono a trovarmi amici dal nord Europa restano sorpresi dalle colline gialle. Per loro abituati ai campi verdi sembra quasi che il paesaggio sia desolato, ma per me il giallo delle spighe di grano è vita.
Proprio come un quadro di Van Gogh o di Mario Schifano, il grano assume una valenza artistica, culturale e paesaggistica. E se poi introduciamo i grani antichi con la loro altezza, allora la magia è totale.
Non vedo l’ora di rituffarmi nelle onde del grano maturo e di sentire il profumo dei primi chicchi. Per me i campi di grano dovrebbero essere considerati il paesaggio più bello del mondo.
E per chi volesse sapere quale paesaggio italiano è inserito nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO, può accedere a questo link e con la fantasia ripercorrere luoghi che sicuramente abbiamo visitato https://unesco.cultura.gov.it/filter/paesaggio-culturale/
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