
Numeri incredibili quelli della scorsa edizione della Slow Wine Fair! Questa settimana Bologna ha aperto le sue porte alla grande kermesse internazionale del vino e dei distillati, con Slow Food a creare la giusta armonia.
La Slow Wine Fair è giunta alla sua terza edizione ed è considerata la fiera enologica "buona, pulita e giusta", secondo i principi della filosofia Slow Food. Un appuntamento focalizzato sulla sostenibilità, le produzioni di nicchia e gli autoctoni, che attira migliaia di visitatori e operatori del settore.
L'edizione 2024 ha più di 1.000 cantine presenti provenienti da tutto il mondo. Oltre alla degustazione di circa 5.000 etichette, sono state organizzate masterclass alle presentazioni dei vini, incontri istituzionali e degustazioni tematiche.
Ma torniamo a parlare dell’incredibile lavoro del nostro padiglione regionale dove ARSIAL e Regione Lazio si presentano per la prima volta con una collettiva di 28 imprese del settore, inserendosi definitivamente tra i protagonisti di spicco della Fair.
Solo altri pochi padiglioni hanno potuto godere di iniziative uniche come quelle del nostro padiglione: oltre all’eccellente lavoro nella promozione delle ricchezze vitivinicole della nostra Regione, ARSIAL ha deciso di puntare in una generale strategia di valorizzazione del nostro territorio presentando l’iniziativa "Lazio, All Roads Lead To Taste”.

E così, con un incredibile spazio istituzionale, il Lazio si è presentato con un ricco programma di animazione, frutto della collaborazione con Slow Food Lazio. E tra questi eventi sicuramente non poteva mancare la promozione del Cesanese e di tutti i suoi magnifici artigiani con Alberto Giacobbe, L’Avventura, Terenzi, Casale della Ioria, Marcella Giuliani, Petrucca e Vela, Pileum e Andrea Tranquilli.
Tante le cantine che hanno tenuto onore alle nostre amate terre ma non solo! Le sorprese non sono mancate e anche noi nel nostro piccolo abbiamo potuto raccontare parte del progetto che stiamo portando avanti insieme a sognatori e produttori come noi.
Anche Slow Food, come ARSIAL e Regione Lazio, ha deciso di credere nel progetto di valorizzazione del nostro territorio attraverso i grani con la creazione di un nuovo movimento: “Turismo dei Grani e della Pasta, esperienze di biodiversità dal campo al palato”.
Così abbiamo portato i grani tradizionali (antichi) delle Terre del Cesanese sotto forma di pane, e di raccontare il progetto durante le masterclass del Cesanese. Un progetto di Donna Vittori-Borgo Agricolo (Paliano, FR) in collaborazione con Antico forno del Borgo (San Vito Romano, RM). Entrambi giovani ragazzi che portano avanti i valori di Slow Food facendo anche parte del cda della condotta di “Territori del Cesanese”.
I grani che hanno accompagnato la masterclass sono stati quelli che hanno dato inizio al progetto e che sono stati riscoperti nel territorio, grani spesso dimenticati e a cui non viene dato il giusto valore ma che ci permettono di raccontare le diverse sfumature del gusto del grano:
pane con grano tenero di segale e tipo 1, pane con grano duro Cappelli e pane con farro dicocco.
(Tutti i pani erano fatti con lievitazione naturale lievito madre. Panificatore: Cristiano Denni produttore dell’Arca del Gusto Slow Food).

Tante le figure che sono passate a trovare il padiglione del Lazio, tra cui Giancarlo Gariglio, coordinatore della Slow Wine Coalition, Massimo Borelli, referente istituzionale Slow Food Italia, Luigi Pagliaro, presidente di Slow Food Lazio… ma ospite d’eccellenza è stato Massimiliano Raffa, commissario straordinario di ARSIAL che aggiunge: "Vogliamo raccontare il Lazio delle produzioni di qualità, dei maestri del gusto, dei territori dalla grande tradizione enologica e delle giovani imprese. Con una nuova campagna di comunicazione e una strategia rinnovata, siamo qui per affiancare le imprese che giorno dopo giorno stanno costruendo il futuro della viticoltura laziale".
Anche l'assessore Giancarlo Righini ha sottolineato l'importanza di questa presenza, dichiarando: "Con Slow Wine Fair, il Lazio inaugura la stagione delle fiere del vino. Siamo qui a Bologna per promuovere le nostre eccellenze enologiche, celebrando allo stesso tempo la tradizione, l'artigianalità e la sostenibilità che caratterizzano la nostra viticoltura. Il Lazio è terra di grandi vini".
Un ringraziamento speciale a chi ha curato con cura i minimi dettagli e sicuramente non ha fatto passare inosservato il padiglione con tutte le sue attività ed hanno contribuito a suscitare interesse tra tutti gli ospiti per il nostro territorio: Stefano Asaro, Fiduciario della Condotta Slow Food di Frascati e Terre Tuscolane, Ines Innocentini, referente Educazione e Alessio Pietrobattista, coordinatore regionale di Slow Wine.
La presenza del Lazio alla Slow Wine Fair segna un importante passo nella valorizzazione delle produzioni enogastronomiche regionali, promuovendo i principi di sostenibilità e tradizione che caratterizzano il territorio laziale e lasciando spazio a progetti innovativi. Ma per la prima volta si è davvero potuto sentire lo spirito del bellissimo gruppo che siamo nel nostro territorio!

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