Siamo sempre felici di andare alle riunioni del comitato Albano Laziale, incontriamo molte persone interessanti ma soprattutto impariamo dall'analisi dei dati dell'ufficio centrale del piano. Alcune riflessioni dall'incontro del 14 settembre
Una città che deve trasformare la sua economia e la sua struttura sociale, orientandosi sempre più ad essere un centro di servizi per i turisti. Che tipo di turista? Non certo i turisti di massa legati a tour operator o associazioni organizzate. Non c'è ricettività ma soprattutto ormai solo meno del 20% si affida alle agenzie e la maggior parte di chi si reca in città sceglie un viaggio in autonomia andando sul web.
I dati sull'andamento del turismo in Europa e in Italia ci dicono che ci sono sempre più turisti indipendenti.
Questo incontro ha riguardato le prime conclusioni dopo gli incontri con gli stakeholders ei primi dati raccolti in pochi mesi di lavoro.
È una situazione complessa soprattutto per la posizione di Albano Laziale che la vede come un imbuto attraverso il quale transita gran parte della mobilità di tutti coloro che da Roma vanno ai Castelli Romani.
Ma il dato più sorprendente è quello del livello di istruzione dei residenti. Una cifra sorprendentemente bassa che ci permette di riflettere sulle azioni da intraprendere. Il rischio è che il livello di istruzione del turista sia così relativamente alto da creare una barriera comunicativa. Il rischio è di apparire sempre più come gli italiani raccontati nelle barzellette all'estero.
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