Il ninfeo “Ponari” deve il nome alla famiglia proprietaria dell’area di Cassino.
In età romana era uno spazio annesso ad una ricca residenza privata che ospitava giochi d’acqua.
Oggi è composto da due vani: uno rettangolare con una volta a botte e nicchie rettangolari lungo le pareti e un piccolo atrio antistante con una vasca poco profonda al centro (impluvium). Il ninfeo risale al I sec. a.C..
Originariamente aveva pareti decorate con mosaico, con incrostazioni in pasta vitrea, lapislazzuli e conchiglie. Successivamente fu restaurato e furono realizzati intonaci dipinti con motivi geometrici, ad imitazione di marmi policromi.
È stato utilizzato come rifugio durante la seconda guerra mondiale.
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