La chiesa di San Giovanni Battista di Acquafondata risale all’XI secolo quando è nato il vero e proprio borgo attorno al castello.
La prima volta viene citata in un documento di Lucio III del 1182.
Probabilmente è stata intitolata a San Giovanni perché i monaci benedettini amavano l’immagine di questo santo che trasmetteva modestia, umiltà, riconoscimento del bene e capacità di mettersi in gioco e di lavorare.
La struttura ha subìto ristrutturazioni nel corso dei secoli, prima per il grande terremoto di Cassino del 1349.
Nel Settecento per venire incontro alla trasformazione barocca del suo interno.
Gli ultimi restauri risalgono alla ricostruzione post bellica e a quella del terremoto del 1984.
L’interno è a tre navate e quella centrale si conclude con un bell’altare barocco di scuola napoletana.
Qui si trova una copia della immagine della Madonna nera di Czestochowa donata da papa Giovanni Paolo II che le era profondamente devoto.
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