La cappella di San Marco è stata il primo nucleo realizzato dai monaci Basilari al loro arrivo a Cellino San Marco.
Aveva annesso un piccolo monastero che ospitava i monaci.
E’ stata in funzione fino alla loro partenza e poi è stata abbandonata.
L’attuale chiesa quindi è frutto di un totale rifacimento nel XVII secolo e furono terminati nel 1716.
La facciata è realizzata con pietre di due colori che rimarcano le linee squadrate della costruzione.
Sopra la porta di ingresso si trova una nicchia per il santo e due piccoli campanili sono posti ai lati del timpano.
Una certa morbidezza si trova nella parete esterna laterale dove si trovano due grandi archi di alleggerimento della struttura.
Una leggenda narra che è stato lo stesso San Marco a far ricostruire questa chiesa.
Infatti sul posto venne ritrovata una statua del santo e questi sarebbe apparso più volte ai passanti chiedendo di portare un masso di tufo per realizzare una nuova chiesa.
La statua del santo si trova sulla facciata della chiesa.
All’interno si trova la statua che ogni anno viene portata in processione durante la festa del patrono.
Nella chiesa si trova un bellissimo esemplare di altare barocco del 1716 realizzato secondo quello dell’antico convento dei cappuccini di Manduria.
L’altare ha due colonne ritorte che sorreggono la parte superiore, dove si trova un dipinto della Madonna, ed è un tripudio di foglie, fiori e putti.
Fra le cariatidi si riconoscono le figure di Santa Lucia e Santa Susanna, un tempo molto venerate in paese.
Oggi l’altare appare policromo e l’uso dei colori crea un suggestivo effetto di contrasto con le nude pareti in pietra della chiesa.
Ai lati dell’altare si aprivano due porte e si riconoscono le sagome ornate della parte superiore con due statue di Sant’Antonio e di San Paolo.
La chiesa si trova all’ingresso del cimitero monumentale di Cellino San Marco.
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