La sala per mostre e conferenze, vicino Piazza Martiri d’Ungheria, è stata ricavata all’interno della ex chiesa di San Giovanni Battista a Viterbo.
La chiesa era stata ‘nazionalizzata’ dopo l’Unità d’Italia nel 1870.
Tutti gli arredi interni e una lunetta di Andrea della Robbia, nipote del grande Luca, si possono ammirare nel museo civico.
La chiesa è in stile rinascimentale e risale al 1510 quando Giambattista Almadiani, che era un prelato domestico di papa Leone X, decise di costruire un convento per i Frati del Carmelo (Carmelitani).
La decisione di costruire questa chiesa proveniva da una promessa fatta ad un cavaliere mantovano incontrato in Germania.
Il progetto venne affidato all’architetto Bernardino da Viterbo.
La facciata rinascimentale è adornata da un grande portone sormontato da una statua di San Giovanni Battista (da cui la chiesa prende il nome) e due nicchie laterali con le statue di San Pietro e San Paolo. Nella parte alta della chiesa, proprio sopra il portone, un grande oculo circolare adorna la facciata.
Accanto alla chiesa si può ammirare un elegante campanile in stile gotico con una base in peperino e la parte alta con fasce di peperino e di marmo bianco e termina con una copertura conica. Il campanile era stato smontato e spostato di 4 metri negli anni ’50.
L’ingresso alla sala è stato realizzato nella parte posteriore della chiesa.
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