Il santuario di Ercole Vincitore a Tivoli era dedicato al dio protettore dell'antica Tibur, e ricopriva una superficie molto vasta estesa ai piedi della città.
Per la sua costruzione fu scavata una via coperta sotto il santuario, per far passare l'antica via Tiburtina Valeria.
Furono innalzate delle arcate per superare i burroni sul fiume Aniene.
Il santuario si articolava in tre ambienti: un tempio, un teatro e una piazza/area sacra.
All'interno del santuario si trovava la statua di Ercole, venerato dai Salii che organizzavano una cerimonia d'onore durante le Idi di agosto, come ci viene ricordato da Virgilio nell'Eneide.
Fino a una cinquantina di anni fa, tutta l’area era occupata dalle Cartiere Tiburtine.
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