La fontana della Crocetta o Fontana di Santa Rosa di Viterbo è conosciuta anche con il nome Fontana di Santa Maria in Poggio per il nome dalla chiesa che chiude un lato della piazza.
Questa era la chiesa dove originariamente venne sepolto il corpo di Santa Rosa e la magnifica Festa di Santa Rosa, con la imponente Macchina di Santa Rosa che oggi è patrimonio dell’Unesco, è iniziata proprio dalla traslazione della salma della santa nell’attuale santuario.
Come molte altre fontane di Viterbo, anche questa risale alle sistemazioni medievali del XIII secolo quando si creò un sistema di distribuzione dell’acqua potabile attraverso una serie di fontane nelle piazze principali della città.
La fontana si trova su un piano rialzato con due gradini ed ha una vasca circolare e un fuso centrale da cui escono le cannelle dell’acqua da alcuni immagini. Infatti il fuso è decorato con teste di leone ma anche con una testa di donna e una di uomo. Si può riconoscere anche un bassorilievo con l’immagine di un cane che corre.
Su uno dei lati della vasca è raccontato una storia di Santa Rosa che avvenne proprio in questo posto. Infatti la fontana ha fatto da sfondo ad uno dei miracoli di Santa Rosa che abitava nelle vicinanze ed ogni giorno si recava a prendere l’acqua proprio in questa piazza. Un giorno una bambina ruppe la brocca con cui doveva portare l’acqua a casa ed incolpò Santa Rosa. La santa con molta tranquillità prese i pezzi rotti e li rimise insieme formando di nuovo la brocca.
La fontana è chiamata anche della Crocetta dal nome della piazza che a sua volta è stata rinominata nel 1600 in omaggio all’Ordine religioso dei Crociferi che amministravano la chiesa di Santa Maria del Poggio e che vestivano con una tonaca con una grande croce rossa.
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