Porta del Carmine è una delle porte meglio conservate dell’antica cinta muraria del Duecento di Viterbo e viene citata per la prima volta nel 1290. Da questa porta è entrato papa Urbano V il 9 giugno del 1367 nel suo simbolico viaggio in cui riportava la sede papale da Avignone a Roma.
La porta appare con un doppio arco, uno più grande in peperino ed uno più piccolo in pietra intonacata. Sul lato interno, quello visibile dal centro della città, si può ammirare un bellissimo affresco di una Madonna con Bambino.
La porta prende il suo nome dalla vicina chiesa con convento dei Carmelitani Scalzi, un ordine di monaci contemplativi fondato nel Cinquecento.
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