La Torre di San Biele uno dei posti più fotografati di Viterbo per la sua particolarità: una torre che chiaramente ha l’aspetto di una porta di ingresso costruita al centro del paese.
In effetti la torre doveva far parte di un allargamento del sistema murario ed è stata costruita nel 1270 dal Capitano del popolo Raniero Gatti, forse l’uomo simbolo di Viterbo. E’ a lui che si deve la sistemazione del Palazzo del Popolo e della nascita del Conclave (chiuso a chiave) come lo intendiamo oggi.
Il suo nome deriva dalla vicina Chiesa di San Michele, poi storpiato in San Miele e San Biele, che doveva essere protetta dalla nuova cinta muraria. Il nome Torre delle Pietrare o del Cipria, invece, deriva dal fatto che si trovava nella zona della città dove era ubicato un mulino che fabbricava la polvere di Cipro. La polvere di Cipro è oggi comunemente chiamata cipria e il suo nome deriva da quello dell’isola del Mediterraneo.
La torre ha due piani e una targa racconta la sua storia collegata a quella del capitano Gatti ed anche al fatto che era stata costruita senza aumentare nuove tasse.
L’affresco della Madonna sul trono che un tempo adornava uno dei suoi lati, era consuetudine proteggere le porte con una immagine sacra, si trova oggi nel Museo Civico di Viterbo.
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