

È uno dei borghi più belli d’Italia, immerso in un incontaminato scenario naturale ed è noto da millenni per le sue terme.
Il territorio è stato sicuramente abitato sin dal Paleolitico e nel fondo valle stato è stato ritrovato un insediamento dei Sanniti, un popolo fiero e combattivo che i romani riuscirono a sottomettere solo dopo tre guerre nel 350 a.C.
I romani crearono i loro centri sempre nel fondovalle dove passavano le vie di comunicazione e dove avvenivano gli scambi commerciali ed esisteva un tempio dedicato ad Ercole dove poi è stata edificata la chiesa di San Tommaso Becket.
Con la caduta dell’impero romano e le invasioni dei barbari, la popolazione si sposta in fortezze costruite sulle alture e il borgo attuale è stato fondato nel 601 d.C. dal longobardo Teodolapio.
Con l’arrivo dei Longobardi, l’Abruzzo fu diviso in due ducati: Il Ducato di Spoleto e il Ducato di Benevento. Caramanico faceva parte del Ducato di Spoleto.
Il nome Caramanico deriverebbe proprio dal termine longobardo “harimann”, che voleva dire insediamento. Il paese era quindi era organizzato secondo uno schema tipico: il sovrano affittava ai suoi soldati delle proprietà, loro le utilizzavano per il proprio sostentamento ed in cambio difendevano il territorio da attacchi nemici.
La struttura originaria era quella di un borgo arroccato su un crinale, naturalmente difeso dalle valli dei fiumi Orta ed Orfento, con l’intero abitato protetto da mura, torri e porte di accesso. Sulla sommità si trovava il castello, l’ultimo elemento difensivo, oggi ridotto a ruderi.
Nel medioevo nascono i primi monasteri e nell’8°secolo il territorio era in gran parte sotto il controllo della potente Abbazia Benedettina di Montecassino.
Eremiti e monaci trovarono a Caramanico i luoghi della loro ascesi, fondando chiese ed eremi incastonati nella roccia della Maiella.
Nel 1059, è documentata per la prima volta la chiesa di Santa Maria Maggiore, da sempre il principale edificio religioso del borgo.
Ma la caratteristica più importante di Caramanico sono le Terme e già nel 1100, nel Chronicon Casauriense, si parlava delle “acque putride”, cioè delle acque termali presenti nel borgo.
Dopo la caduta dei Longobardi Caramanico seguì l’evoluzione del sistema feudale, divenendo proprietà di varie famiglie. Nella seconda metà del 1300 fu uno dei tantissimi possedimenti della Regina di Napoli Giovanna II, moglie in seconde nozze di Giacomo II di Borbone.
Fu poi feudo della famiglia Colonna, una tra le più antiche e le più importanti famiglie diRoma. Poi, verso la fine del 1500, divenne un possedimento dei Gonzaga.
Verso la metà del 1600 Caramanico divenne un feudo della famiglia d’Aquino, una delle storiche casate nobiliari d’Italia di origini longobarde. Durante il loro dominio, il paese conobbe un periodo di grande prosperità e importanza, grazie alla seta di cui era uno dei più importanti centri di produzione nel Regno di Napoli.
Nel 1656, al tempo della peste, si contavano a Caramanico circa 6500 abitanti.
Nel 1706 fu colpita da un devastante terremoto che danneggiò una buona parte del borgo, subito ricostruito sostituendo il vecchio tessuto medievale con nuovi eleganti palazzi signorili.
Caramanico era diventata così importante nel corso dei secoli che di Francesco d'Aquino, principe di Caramanico (1786-1794) venne nominato viceré-capitan generale al tempo di Ferdinando I delle due Sicilie.
Nel 1806, durante il regno di Napoleone fu abolito il feudalesimo e Caramanico fu dichiarato comune autonomo e infine nel 1860 venne annesso al Regno d´Italia.
Subito dopo l’Unità d’Italia, è cominciato un periodo di emigrazione verso le Americhe: per una decina di anni tutta la Majella è stata uno dei centri del brigantaggio e a Caramanico si raccontano molte storie e leggende.
Nel 1901 fu iniziata la costruzione dello stabilimento termale per lo sfruttamento di questa risorsa naturale. Le due guerre mondiali provocano altra emigrazione ma, grazie allo sviluppo dell’industria termale, il paese si riprese tanto da diventare ufficialmente "Caramanico Terme" nel 1960.
Fra i tanti discendenti di Caramanico più famosi c’è sicuramente Mike Pompeo, Segretario di Stato degli Stati Uniti del Presidente Trump. I suoi bisnonni paterni nacquero a Caramanico ed emigrarono negli Stati Uniti dopo il matrimonio. Nel 2019, durante la tappa italiana del suo viaggio in Europa, Mike Pompeo si è fermato anche in Abruzzo per visitare la casa dei suoi antenati italiani, Giuseppe Brandolini e Carmela Sanelli, entrambi di Caramanico.
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