L’area era frequentata sin dal periodo Etrusco e Romano, e ne sono prova reperti esposti nel museo del paese. Il luogo era una stazione di posta per ristorarsi e cambiare i cavalli.
Nel periodo medievale vi erano solo piccoli insediamenti sparsi di contadini e pastori e il punto di riferimento era la rocca Respampani.
Nel 1456 la rocca e il territorio che la circondava vennero venduti dalla Camera Apostolica, che lo affidò all’Ospedale di Santo Spirito in Sassia che aveva intenzione di costituire una razionale colonia agricola. L’operazione doveva finanziare papa Callisto III che aveva bisogno di fondi per armare una flotta contro i turchi.
Nel periodo medievale vi erano solo piccoli insediamenti sparsi di contadini e pastori e il punto di riferimento era la rocca Respampani.
Nel 1456 la rocca e il territorio che la circondava vennero venduti dalla Camera Apostolica, che lo affidò all’Ospedale di Santo Spirito in Sassia che aveva intenzione di costituire una razionale colonia agricola. L’operazione doveva finanziare papa Callisto III che aveva bisogno di fondi per armare una flotta contro i turchi.
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L’attuale abitato cominciò a svilupparsi all’inizio del Seicento intorno a una chiesetta e a una locanda, la Chiesa di Maria SS. Addolorata, che era l’ampliamento di una piccola cappella che custodiva un'immagine sacra sin dal 1530. Il borgo venne dotato di un granaio, il granaio Agucchi.
Nel 1666 si sviluppò un altro insediamento.
Durante il Settecento vennero costruite le carceri, (1737) e un centro civico che comprendeva una nuova chiesa e i “casini” per gli amministratori.
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