

Un'antica leggenda racconta che il nome del paese deriva da quello di una nobile donna del luogo, chiamata Celia, imprigionata e lasciata morire di fame in una delle torri del castello.
Il "Castellum de Torricella" risale al X e XI secolo e viene citato per la prima volta nel 1019 nel Registro dell’Abbazia di Farfa. Il castello era inserito fra i possedimenti dell’Abbazia prima di passare alla famiglia Brancaleoni di Romania.
Nel 1483 pervenne in dote ai Cesarini; nel 1673 fu assegnata agli Sforza-Cesarini, cui appartenne fino alla soppressione dei diritti feudali. Il toponimo, che è stato semplicemente Torricella fino al 1863, è chiaramente un diminutivo di “torre”.
Attraverso una porta ad arco si accede al pittoresco e suggestivo centro storico, che ha conservato intatta nei secoli l’originaria impronta medievale.
Il "Castellum de Torricella" risale al X e XI secolo e viene citato per la prima volta nel 1019 nel Registro dell’Abbazia di Farfa. Il castello era inserito fra i possedimenti dell’Abbazia prima di passare alla famiglia Brancaleoni di Romania.
Nel 1483 pervenne in dote ai Cesarini; nel 1673 fu assegnata agli Sforza-Cesarini, cui appartenne fino alla soppressione dei diritti feudali. Il toponimo, che è stato semplicemente Torricella fino al 1863, è chiaramente un diminutivo di “torre”.
Attraverso una porta ad arco si accede al pittoresco e suggestivo centro storico, che ha conservato intatta nei secoli l’originaria impronta medievale.
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