Carlotta Gabbiani sorprende! Giovane, sorridente, solare eppure profonda e creativa nella sua attività di designer di vetro artistico e di guida dell’azienda di famiglia. Già questa descrizione riempirebbe una vita, ma poi parlando con lei si scopre che è anche veterinaria e ama profondamente gli animali. Incredibile!
Carlotta è una giovane designer cresciuta in una nota famiglia Veneziana, i Gabbiani, in cui ha appreso l’amore per il vetro e la sua magia. La madre Marina Ravagnan è un’artista ed è stata la sua maestra: da lei ha appreso la sapienza con cui toccare e vivere il vetro, così “fragile e delicato come Venezia”.
Abbiamo incontrato Carlotta Gabbiani a Palazzo Bragadin, storica residenza in cui trovò rifugio Giacomo Casanova una volta evaso dai Piombi, di fronte all’antica casa di Marco Polo. Tra le meraviglie del Palazzo si radica una parte dell’attività artigianale della famiglia Gabbiani, mentre l’altra è a Murano dove i forni danno vita alle creazioni in vetro.
Carlotta tu provieni da una famiglia di lunga tradizione nel vetro artistico e la tua formazione è molto eclettica ...
La nostra famiglia lavora il vetro da oltre 50 anni. Se la famiglia di mio padre era nel commercio di spezie dall’Oriente, quella di mia madre è sempre stata una famiglia di artisti. Io ho respirato l’arte sin da piccola crescendo con mio fratello più in un Museo, che in una casa per bambini.
Mio fratello avrebbe dovuto seguire la tradizione di famiglia così io sono diventata veterinaria a Bologna con una specializzazione in ago-puntura. Poi lui si è trasferito a Shanghai 15 anni fa, ed io sono entrata in azienda ricoprendo vari ruoli.
Quello di designer mi è venuto naturale: dalla prima collezione di bijoux in vetro, ora mi dedico alla decorazione e alla illuminazione, che è il fulcro dell’azienda.
Ho disegnato parte dei lampadari dell’ultimo Catalogo in stile classico e moderno. Mia madre li ha approvati e questo mi ha dato una grande soddisfazione!
Carlotta, dove nascono le tue creazioni?
Dall’inattività: quando sono seduta in vaporetto e il mio cervello è libero di spaziare. Registro l’idea, faccio i primi schizzi, mi confronto con chiunque e lascio ai maestri vetrai i miei disegni che sanno interpretare abilmente.
Venezia è un luogo magico per essere artisti nel vetro. Venezia è per definizione vetro: è l’essere umano che si rispecchia nell’acqua! Questa è una città ‘trasparente’, un insieme di riflessi e colori, ma fragile come il vetro.
Per me, unire l’amore per gli animali con quello per il vetro, è significato vivere tra l’effimero e il terreno. L’apertura mentale che ho acquisito mi guida nel creare opere che rispecchiano le mie intuizioni. Alla fine, la creazione mi trasmette sempre sentimenti forti.
Cosa hanno di speciale le creazioni Gabbiani in vetro artistico?
Per noi il vetro di Murano è prima di tutto passione per la tradizione. E’ complesso portare avanti un’azienda come la nostra oggi, perché è tutto fatto a mano!
Quando i clienti visitano una fornace a Murano rimangono esterrefatti! Solo allora capiscono il tempo e le energie impiegate per creare le nostre opere, tutte personalizzabili e alcune intramontabili nel tempo! Le nostre realizzazioni le trovo aggraziate nell’abbinamento dei colori. Regalano un momento di pace perché uniscono “Eleganza e Bellezza”.
Ecco, io desidero vendere questo ai clienti: il sogno di sapere che un’opera è stata realizzata per te e per le tue esigenze e non in una fabbrica qualsiasi!
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