gioielli siciliani

Gioielli Siciliani: una terra da indossare

I gioielli siciliani nascono da una particolare combinazione e contaminazione di culture che si sono succedute su questa isola incantata del Mediterraneo.

Una successione di influenze islamiche, normanne, sveve, francesi, spagnole, greche, arabe e turche che hanno dato origine ad uno stile unico e riconoscibile. Uno stile presente anche nel mondo orafo e che caratterizza i Gioielli Siciliani. La tradizione parte dall’arte arabo-normanna iniziata intorno all’anno mille (la conquista araba ha inizio nell’827 e i normanni arrivano alla fine dell’XI secolo) e si arricchisce sempre di nuove influenze fino ai giorni nostri.

Ancora una volta la Sicilia si mostra artisticamente il cuore pulsante del Mediterraneo in cui convergono e si rielaborano con creatività suggestioni e influenze di diversa latitudine. Una produzione orafa e argentiere cresciuta grazie alle scuole volute dalla dinastia normanna e ad istituzioni come quello della maestranza degli orafi e argentieri di Palermo, nata nel 1447 e soppressa nel 1822.

L’arte arabo-normanna dei gioiellieri delle Nobiles Officinae

La cultura orafa siciliana nasce con l’istituzione dei una delle prime scuole orafe al mondo voluta dal Conte Ruggero che ha dato origine ad una dinastia capace di trasformare la Sicilia in uno dei centri culturali più attivi intorno al 1200. A Palermo vengono fondate le e Nobiles Officinae, chiamate anche Tiraz in arabo o Ergasterion in greco, una scuola situata all’interno del Palazzo Reale e gestita direttamente dalla casa reale.

In questo laboratorio si producevano tutti gli oggetti preziosi che dovevano adornare i palazzi reali e i luoghi di culto: sete ricamate in oro, cofanetti di ebano e avorio, avori incisi, smalti, vasi di finissimo cristallo, gioielli e accessori in oro e argento.

L’essenza di questa scuola reale era nella libertà espressiva dei suoi maestri, provenienti da culture e paesi diversi, che sperimentavano e creavano insieme dando così origine ad uno stile nuovo. Dal 1200 in poi i gioielli siciliani e l’arte arabo-normanna avrebbero caratterizzato in modo originale la Sicilia e sono riconoscibili in tutte le loro evoluzioni.

Nelle Nobiles Officinae si è sperimentato un processo di integrazione culturale (ripreso successivamente in secoli diversi dalla casata dei Borboni del Regno delle Due Sicilie) che ha portato ricchezza e prosperità al Sud Italia.

Un revival siciliano nei gioielli

Mirko Noto, storico e artista di gioielli siciliani, ha fondato “L’Officina del Conte Ruggero” in onore agli inizi della storia artistica Siciliana: l’arte arabo-normanna. L’architettura e la flora della sua terra sono una forte d’ispirazione per i suoi gioielli, che uniscono tradizioni e design.

Mirko Noto realizza gioielli che sono una dichiarazione d’amore alla storia della sua terra. Monili che coniugano antiche tecniche di lavorazione, come lo sbalzo e il cesello, e design grazie all’esperienza di un artigiano. I gioielli sono realizzati in argento 925, ottone, rame il tutto smaltato e lavorato a mano.

Bracciali, orecchini e pendenti che rileggono le forme e i segni della cultura siciliana in modo artistico per gli amanti della cultura e i Sicily lovers di tutto il mondo. Un vero omaggio alla bellezza della nostra isola, da vedere ed indossare!

Collezione di gioielli siciliani “Dalla terra al mare”

Mirko Noto ha realizzato una linea di gioielli che si ispira al fico d’India, una pianta tipica della Sicilia e simbolo di forza. Il suo saporito frutto nasce da una pianta selvatica, non irrigata e che sopravvive a mille intemperie.

Collane, bracciali e anelli realizzate con le tecniche del cesello e dello sbalzo, riprendono le forme delle foglie di Fico d’India e per far indossare il “sapore della Sicilia” (poi verrà aggiunto link e-commerce).

Quindi si può indossare la Sicilia? Grazie prima all’eredità arabo-normanna e alla creatività di Mirko Noto, possiamo dire di si.


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