Pontinia, il ‘Parco dei continenti’ si svela

Pontinia, il ‘Parco dei continenti’ si svela

«Fin da quando ero bambino mi piacevano gli alberi, le piante e in particolar modo i fiori. Fu mia madre ad attaccarmi questa passione. E ricordo che da bambino selezionavo con grande cura le violette di campo da portare alla maestra. Era la prima selezione estetica della mia carriera in un’epoca in cui le donne più importanti erano la Madonna, la mamma e la maestra di scuola. Era il mio primo tributo alla bellezza. Già dentro di me avevo un sogno che sto cercando di realizzare». 

IL SOGNO DI ANTONIO AUMENTA 

A parlare così è Antonio Aumenta, proprietario di uno dei più grandi vivai della provincia che per anni ha coltivato il sogno di costruire e aprire al pubblico uno dei più grandi parchi botanici tematici d’Europa.

«Si chiamerà il ‘Parco dei continenti’ e conto di aprirlo ad aprile del 2018, perché ormai sono decenni che è nella mia testa e ci lavoro da anni». 

Un grande parco botanico in cui si potranno ammirare la flora e i paesaggi di tutti i continenti del mondo. Divisi per aree territoriali e non per fasce climatiche, come spesso accade in parchi simili.

«È stata una scommessa con me stesso, come ho fatto sempre. La mia idea era quella di ricreare un paesaggio e la vegetazione di un paese lontano. Di trovare l’atmosfera di quel posto».

TESORI DA TUTTO IL MONDO

«Ho girato il mondo non solo alla ricerca delle piante ma anche dell’habitat dell’ambiente da cui provengono. Per tutto questo tempo ho collezionato piante su piante per questo parco. Finalmente, nel 2006, ho trovato un terreno che mi sembrava ideale per fare questa iniziativa: l’unica collinetta nel Comune di Pontinia ai confini con Priverno, sulla via Marittima Seconda in località Procoio. Quando sarà finito il parco sarà grande 16 ettari e ci saranno migliaia e migliaia di piante differenti». 
Antonio Aumenta ha una certa esperienza in paesaggi, almeno da quel che ci racconta sul suo passato professionale. I suoi genitori erano agricoltori e lo hanno mandato a studiare all’istituto agrario che gli piaceva tanto.

“VECCHIA SCUOLA”

«Ai miei tempi era una cosa diversa, si poteva fare davvero il mestiere e ho potuto lavorare per anni con Pietro Porcinai, il migliore e il più grande architetto del paesaggio di sempre nel nostro paese.

Poi ho lavorato come giardiniere di Ninfa dal ‘77 all’84. Ho imparato molto, ho conosciuto la principessa Diana e il principe Carlo quando sono venuti in visita al giardino, ho avuto molto da quella esperienza, insomma, ma ho anche dato». 

L’azienda di famiglia creata da questo signore dai modi molto semplici è davvero immensa e ricca di materiale. Ma quando chiediamo al signor Antonio Aumenta quanto abbia speso per la sua incredibile collezione di piante da tutto il mondo lui scrolla le spalle e sorride:

«ma vede, io sono sempre stato uno che se deve comprare una macchina guarda al centesimo. Ma se una pianta mi piace e sono convinto che sia unica quasi non so quanto costa. In questo parco però non vogliamo solo esporre le piante ma vogliamo trasportare le persone fisicamente nei luoghi da cui provengono». 

LA SABBIA DEL DESERTO MESSICANO A PONTINIA

«Le faccio qualche esempio. Abbiamo importato anche i massi del deserto messicano, la sabbia e la terra australiana, abbiamo portato piante millenarie, più uniche che rare e abbiamo descritto paesaggi pluviali e desertici. Abbiamo portato la pianta di cui si nutrivano i dinosauri, la Dicksonia Antartica che è un vero fossile vivente ancora tra noi.

Ci sono piante millenarie, ce ne sono alcune rarissime che hanno sviluppato meccanismi di difesa tossici contro le altre piante. Altre che sono capaci di vivere per millenni. Il tutto in paesaggi suggestivi che solo la natura e un po’ di ingegno possono creare. 

E così, nell’area dedicata all’Europa, abbiamo reso un omaggio all’ulivo, pianta fondamentale della nostra storia, creando un anfiteatro colossale e molto suggestivo con la pietra e gli ulivi.

Ma è solo vedendo tutto questo che si può apprezzare. Le parole e le foto non basteranno per descrivere questo mio sogno quando si sarà realizzato ma è indicativo pensare al fatto che il parco è fatto talmente bene da essere già stato scelto per set fotografici e cinematografici nel recente passato». 

L’APERTURA AD APRILE 2018

Ormai è arrivato il momento: «l’apertura deve arrivare nel 2018, io penso ad aprile. Lo chiamerò Il Parco dei Continenti e spero che aiuti tutti coloro che sono appassionati a vedere cose che non hanno ancora visto in vita loro e quelli che sono poco sensibili verso la natura a capire quanto è delicato e straordinario il nostro pianeta.

È il sogno di una vita, ho lavorato tanto per cercare di realizzarlo e spero di poterlo vedere presto». 

Una sfida non da poco per questo imprenditore che rischia di diventare uno dei più grandi collezionisti di piante del mondo. E quasi non ci si crede, quando si visita il parco in costruzione, a Pontinia in provincia di Latina.

Sembra proprio di percorrere un sentiero immaginario dell’assolato deserto o di immergersi nell’atmosfera gonfia di odori di un antico giardino giapponese. C’è tutta la sapienza dell’esperienza e una dose di follia fanciulla. La stessa che spingeva questo imprenditore un tempo bambino a cercare le violette più belle del campo da regalare alla maestra il primo giorno di scuola.

E Antonio Aumenta, nel suo affannoso lavorio pluridecennale alla ricerca delle piante e dei fiori più rari ed esotici da piantare nel suo parco botanico dei sogni sembra non abbia mai spesso di guardare ad ogni singolo fiore come se fosse il più bello del mondo.
 
Pubblicato nella rivista settimanale "Il Caffè di Latina"


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