Pitture Murali e splendide ville decorate da Paolo Bellò

Pitture Murali e splendide ville decorate da Paolo Bellò

L’area di Venezia è famosa per le sue ville fastosamente decorate e la scuola delle pitture murali ha avuto grandi maestri, a partire dal rinascimento di Paolo Veronese fino al tardo barocco di Gian Battista Tiepolo. Paolo Bellò è la continuazione di questa raffinata tradizione e decora ville e palazzi con uno stile raffinato ed elegante.

Paolo Bellò ha iniziato la sua carriera “a bottega” del maestro Ennio Verenini di Bassano del Grappa e crescendo si è avvicinato al mondo della decorazione e delle pitture murali che lo ha “stregato”. Si è così specializzato in varie tecniche tra le quali la difficile arte dell’affresco murario, che richiede una grande concentrazione, preparazione, abilità e rapidità per poter realizzare un’opera in un tempo molto limitato.

Lo abbiamo incontrato nel suo laboratorio di Solagna, dove esegue tutti gli studi preliminari e le ricerche, per poter soddisfare i clienti più esigenti, e dove si dedica alla sua passione per la pittura figurativa.

Paolo, come ti sei avvicinato alle pitture murali?

Attorno al 1995 ho iniziato a sperimentare seriamente la pittura. Nella decorazione ero arrivato ad un punto che non sapevo più quale fosse il limite tra i motivi decorativi e la creatività artistica, per cui ho sentito l’esigenza di ampliare le conoscenze.

La pittura figurativa era poi funzionale al mondo decorativo, in particolare alla pittura murale di tradizione veneta, e con il tempo è diventata un’altra espressione di me. Amo dipingere il corpo umano perché ti permette di raffigurare qualsiasi cosa: la brutalità, la bellezza, i sentimenti umani e lo puoi fare con tecniche diverse.

Hai accennato alle ville venete, consideri le tue realizzazioni uniche ed eleganti?

Sì, ritengo ciò che faccio opere ‘uniche’. Non amo ripetere ciò che realizzo e come decoratore e pittore mi piace creare un’opera che dia piacere agli altri. L’artista non dovrebbe sentirsi addosso degli schemi, ma deve aver presente la sua responsabilità sociale. Con le sue opere lancia un messaggio al pubblico ed è giusto che si interroghi su ciò che decide di rappresentare. Io lo faccio sempre.

Amo il concetto di bellezza ‘condivisa’ perché penso che la bellezza sia funzionale allo ‘star bene’ non debba essere fine a se stessa: è positività, calore, bontà. Diventa ‘visiva’ per la pittura e ‘pratica’ per la decorazione. Le mie realizzazioni le considero sicuramente eleganti e soddisfo i miei clienti proprio unendo eleganza e raffinatezza.

Cosa significa eseguire una decorazione di una villa? Quale è il tuo rapporto con i clienti?

Quando qualcuno mi commissiona un restauro, pitture murali o una decorazione di una abitazione importante iniziamo un cammino che può durare anche un paio di anni. E poiché entro nelle mura domestiche, le persone sono molto esigenti anche se con diverse modalità. Ci sono 3 tipi di committenti: quelli che sanno ciò che vogliono, quelli che non sanno veramente ciò che vogliono e quelli che si affidano al decoratore.

Certamente, in una casa trascorro molto tempo e quindi devo “esserci ma non comparire”, anche se vengo comunque coinvolto nella vita familiare.


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