Cavalli sul Lago: il numero equestre dal finale sorprendente

Cavalli sul Lago: il numero equestre dal finale sorprendente

Arriviamo a Marta sul lago di Bolsena alle 5 giusto in tempo per andare a vedere qualche prova dello spettacolo equestre della sera e prendere confidenza con gli spazi di Cavalli sul Lago.

Tanti volti nuovi ma qualcuno familiare che ti chiama per nome e ti saluta con il sorriso. Ci sono butteri con vesti di ogni colore, tanti modi di interpretare le tradizioni italiane che da queste parti sono ancora vive e presenti.

Da una parte un mulo e due buoi che sembrano usciti da un quadro di Giovanni Fattori direttamente da un paio di secoli fa.

E mi viene subito in mente la fatica che facevano i nostri progenitori… Siamo fortunati.

In regia si sente la concitazione della serata con il regista Umberto Scotti che vorrebbe avere tutto sotto controllo e i cavalieri che vorrebbero avere ancora più tempo a disposizione. Maria Baleri, la conduttrice, impara centinaia di nomi e di storie: lei va a braccio ma la spontaneità viene dalla professionalità.

Gironzolo per le prove e ad un certo punto vengo colpita da una coppia che sta provando nell’arena, un robusto buttero che esprime potenza con una sella maremmana e una giovane ragazza con una sella inglese che esprime grazia.

In realtà la prima cosa che mi aveva colpito era la musica: “something stupid like I love you…”, una canzone del 1966 portata al successo da Frank Sinatra e sua figlia Nancy ma che più recentemente è stata interpretata Robbie Williams e Nicole Kidman. Sensuale come poche.

Il numero era stato annunciato come “pas de deux” - ‘Passo a due’ e i due cavalieri si inseguivano e si rincorrevano, qualche volta tenendosi la mano ma sempre guardandosi negli occhi. Uno potente e l’altra sfuggente.

Il buttero lo avevo riconosciuto, Nevio Prugnoli, teneva le redini con una sola mano e l’altra poggiata sulla coscia con un atteggiamento di ‘sfida’ o di ‘spocchia’.

Certo i butteri hanno bisogno di una mano per governare il bestiame ma, diciamocelo pure, un po’ si sentono divi sulle loro selle. Quando galoppano il loro corpo sembra compiere piroette in una strana forma di ‘grazia vorticante’.

La ragazza aveva un corpo esile ma muscoloso e sulla sella inglese sembrava una farfalla. Busto eretto e dritta, senza vortici. Mi domandavo cosa ci facesse una sella inglese nell’arena in quel momento.

Però i due stavano interpretando la canzone in modo troppo intenso ... “something stupid like I love you…”. Erano amanti? Non mi sembrava possibile. Maestro e discepola? Troppa intensità. Un rapporto d’amore paritario senza uno dei due che dominava l’altro non è quello fra maestro e discepola.

Non riesco a seguire tutto il numero, stavano decidendo in che modo uscire di scena e noi dovevamo andare a fare una doccia prima della serata. Dovevo mettere in carica le batterie della macchina fotografica e tutte le altre cose per essere pronta.

Arriva la notte e si alza il sipario su Cavalli sul Lago. Impiego un po’ a capire dove dovevo mettermi per seguire meglio lo spettacolo. Le luci annoiano la mia macchinetta e mi distraggo a cercare la giusta apertura dell’obiettivo.

Poi ad un tratto Maria Baleri entra in scena e annuncia: ‘ Un passo a due a cavallo interpretato da Nevio e sua figlia Margherita’.

Ora capisco tutto!!

Che sciocca: ecco l’amore che univa i loro occhi, ecco la gioia di tenersi per mano al galoppo, ecco i due cavalli che si fronteggiano e si riuniscono senza nessun dominio reale. Forse anche i cavalli si amavano o riflettevano l’amore.

La potenza di Nevio e la sua apparenza superbia erano in realtà l’orgoglio di un padre che porta la sposa all’altare. Nevio era vestito in abito da campagna elegante e sua figlia in un abito lungo, che sembrava proprio quello di una sposa, avvaloravano la mia sensazione.

Ed intanto la musica “something stupid like I love you…” con le calde voci di Robbie Williams e Nicole Kidman riempivano l’aria nella notte d’estate a Marta sul Lago di Bolsena.

E ora tutto tornava in armonia. Emozionante come pochi!


Scritto da
Claudia Bettiol

Ingegnere, futurista e fondatrice di Discoverplaces. Consulente per lo Sviluppo Turistico dei Territori, specializzato nella sostenibilità e nella promozione culturale dei piccoli territori e delle...

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