La gloria internazionale di Tony Vaccaro non gli ha mai fatto dimenticare le sue origini italiane e Bonefro è per sempre nel suo cuore.
New York e Bonefro sono intimamente legate grazie a quest’uomo energico che ha attraversato il Novecento conquistando una fama perenne.
Ma partiamo dall’inizio e dalla sua nascita nel 1922 a Greensburg in Pennsylvania da genitori oriundi di Bonefro nel Molise. Una regione tanto piccola che in Italia chiamiamo curiosamente il Molise come la ‘regione che non esiste’.
Nel 1926 la famiglia torna in Italia per sfuggire alla mafia, e poco dopo i genitori di Tony muoiono e il piccolo a quattro anni viene preso in custodia e cresciuto dalla nonna paterna mentre la sorella venne messa in un orfanatrofio.
Una infanzia non felice costretto dallo zio paterno a lavorare sin da bambino, ma una solitudine interrotta dalla bellezza del borgo e delle campagne molisane. Una bellezza che lo legherà per sempre alle sue radici italiane.
Con la crescita del fascismo e l’avvicinarsi della Seconda Guerra Mondiale, Tony lascia l’Italia per sfuggire alla guerra grazie al suo passaporto americano e si diploma al liceo di New York. Ma il suo destino è un altro e si troverà coinvolto in ogni caso nella guerra ma nelle file dell’esercito americano.
Così, nel 1943 vede la proposta dell’esercito americano di esperti di fotografia che potessero documentare la guerra e Tony si candida. Manda come esempio le fotografie che aveva fatto durante il liceo e viene scartato per la sua età.
Viene però poi mandato come privato cittadino a seguito della 83° Divisione Fanteria e combatte in Normandia, Belgio, Lussemburgo e Germania. Il suo ruolo era quello di andare in avanscoperta e di scattare alcune fotografie con la sua Argus C3 compatta.
Da Omaha Beach a Berlino, questo il suo percorso!
Bellezza ed ironia sono le lenti con cui decideva le pose e gli scatti e le sue foto mai banali riuscivano a penetrare nell’animo di chi le guardava. Ha documentato tutta la vita al fronte ma anche la quotidianità dell’esercito e delle persone che incontravano nei vari paesi.
La dignità dell’uomo è sempre stata rispettata e scatti come Kiss of Liberation, Last Step of Jack Rose e Death in the Snow fanno parte della storia della fotografia e sono un patrimonio di tutto il mondo.
Alla fine della guerra, Tony Vaccaro decide di restare in Germania e ottenne il suo primo lavoro come fotografo per una impresa di Francoforte e poi per la rivista Stars and Stripes dell’esercito americano. Resterà in Germania fino al 1949 fotografando e documentando la vita post bellica di questo paese.
Per questa sua capacità di vedere oltre l’apparenza, tornato negli Stati Uniti, Tony diventa un fotografo molto richiesto da riviste di attualità come Life. E viene conteso da tutte le celebrità del mondo della moda e dello spettacolo che vogliono essere immortalate dalla sua macchina fotografica.
La lista delle celebrità e dei capi di stato che si sono fatti fotografare è impressionante!
Dal 1973 al 1978, poi, Tony sarà un professore di fotografia alla Copper Union nell’East Village.
Tutto questo mentre Tony cercava in ogni modo di trascorrere le sue vacanze in Italia e di trasmettere il suo amore per il nostro paese ai suoi figli nati da un matrimonio con una modella finlandese.
Il Molise è sempre presente e il comune di Bonefro gli ha dedicato un museo che raccoglie parte del suo immenso archivio (anche se circa 4.000 fotografie sono andate perdute nel 1947).
Ha pubblicato diversi libri di fotografie ed è stato insignito di riconoscimenti in moti paesi come America, Italia, Francia, Germania e Lussemburgo e premiato al Boston Film Festival per un documentario che racconta la sua vita.
Molte delle sue immagini non sono state viste ed ora ha allestito un grande studio a New York dove è possibile vedere una grande selezione del suo archivio personale. Il Tony Vaccaro Studio è curato da uno dei figli che lo segue amorevolmente nella promozione del suo lavoro perché sia di esempio per le nuove generazioni.
Abbiamo incontrato Tony in videochiamata e ci ha raccontato della sua vita ma anche del suo amore per il Molise. Sogna ancora la fattoria circondata dalle piante di olivo e che apparteneva alla famiglia Vaccaro sin dal tempo di Dante Alighieri.
Sogna di tornare a Bonefro per le vacanze e trasmette questo suo amore in ogni sguardo e in ogni parola. Per questo motivo, Tony Vaccaro ha ricevuto il Premio Town Ambassador da Discoverplaces e dal sindaco Nicola Giovanni Montagano di Bonefro.
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