Che c’è dietro un nome? Dorica: un neologismo nella gioielleria

Che c’è dietro un nome? Dorica: un neologismo nella gioielleria

Essere celebrati per i propri successi è l'obiettivo della maggior parte degli inventori e creatori di nuove tecniche, processi, tecnologie e prodotti.

Spesso l’inventore crea un nuovo termine per descrivere il proprio lavoro, con la speranza che possa essere conosciuto. Un esempio è Stan Ovshinsky, il primo a realizzare le celle solari flessibili chiamate appunto tecnologia Ovonics - ma che poi non hanno avuto grande successo sia per problemi di gelosia che per mancanza di domanda.

Alcuni inventori saranno ricordati dopo la morte con il nome di molte unità di misura: alcuni esempi sono Newton, Tesla e Kelvin. Anche alcuni elementi chimici (Einsteinium, Rutherfordio, Bohrio) portano il nome del loro scopritore, anche se effettivamente questi ultimi hanno di solito vite più brevi rispetto agli inventori. Altri studiosi hanno dato il loro nome a dei minerali che hanno scoperto come ad esempio la Wollastonite.

Solo pochi hanno avuto l’onore di dare il proprio nome ad un premio, come ad esempio il Nobel, ma questi premi molto spesso sono legati alla generosità della persona che lo ha creato.

Ottenere una notorietà positiva nella vita è una cosa rara, ma questo è quanto è successo a D'Orica, l’azienda orafa con sede a Nove. Oltre 25 anni fa, Giampietro Zonta e il suo piccolo team misero a punto una tecnica per la produzione di piccoli sferoidi cavi fatti di oro. Queste piccole sfere hanno delle sfaccettature che le fanno brillare come diamanti.

Quando sono assemblate in centinaia, queste perline infilate in fili d’oro e montate in forme geometriche rendono i gioielli estremamente 'brillanti' e con una luce che viene riflessa in tutte le direzioni. Giampietro Zonta e la moglie Daniela Raccanello, la designer, hanno prodotto creazioni che soddisfano soprattutto i gusti del popolo orientale, del Golfo e della Russia.

Durante un sondaggio alla cieca quando è stato chiesto ad un cliente di dare una sua opinione sul potenziale di mercato di queste sferette d’oro, l’intervistato ha avuto un po’ di perplessità a poi ha aggiunto: 'Oh, vuoi dire una Dorica, perché è così che noi chiamiamo le sfere d’oro’.

Quando è stato riferito questo a Giampietro, ed egli ha sfoggiato il suo più grande sfaccettante sorriso. Il nome della sua impresa è diventato un neologismo nella gioielleria.


Scritto da
Claudia Bettiol

Ingegnere, futurista e fondatrice di Discoverplaces. Consulente per lo Sviluppo Turistico dei Territori, specializzato nella sostenibilità e nella promozione culturale dei piccoli territori e delle...

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