Diario Covid19 e Diaro di Anna Frank

Diario Covid19 e Diaro di Anna Frank

Caro diario,
eccomi di nuovo qui, a raccontarti di me, delle mie emozioni, delle mie paure e dei miei stati d'animo.
Scusami se ti sto trascurando e non ti scrivo tutte le sere, ma le mie giornate passano tutte uguali, tra alti e bassi, e, la sera, non ho niente di bello da dirti… purtroppo!
Ogni mattina, mi sveglio con la speranza che cambi qualcosa e che finisca questa brutta situazione, ma non succede niente: è come un brutto sogno che non finisce mai.
Trascorro le mie giornate facendo compiti, stando al telefonino o guardando una serie in TV. Le uniche ore che passo un po’ in allegria sono quelle durante le quali mi collego con i miei compagni nelle video-lezioni di scuola, oppure quando mi collego con la mia scuola di ballo “Officina di danza”. In questi giorni ci è molto vicina e, facendoci ballare, ci permette di distrarci da tutti i pensieri.
Sai, in questo periodo, sto rileggendo un libro che avevo letto circa due anni fa: “Il diario di Anna Frank”, il diario scritto da una ragazza di origine ebraica di tredici anni durante il periodo delle persecuzioni naziste.
È un documento commovente e drammatico, in cui Anna racconta le sue gioie, i suoi dolori e le sue speranze, come faccio io con te! Certo, la vita di Anna era molto più triste della mia!


Lei vive in una soffitta, per sfuggire ai nazisti, per ben due anni e, con i suoi scritti, fa capire a chi legge il suo grande desiderio di libertà. Libertà mai più assaporata, visto che fu presa e portata nel grande campo di concentramento di Auschwitz, in cui si ammalò di tifo, morì e venne sepolta in una fossa comune, insieme ad altri cadaveri…
I dolori e le speranze che Anna racconta in queste pagine mi hanno travolta e mi hanno scossa e, proprio adesso che c'è questo brutto mostro chiamato CORONAVIRUS, mi hanno fatto tanto riflettere su quanta sofferenza ha provato Anna.
Una sofferenza più cruda della nostra, che stiamo in casa nostra, con tutti i nostri giochi, la tv, le nostre comodità e con internet, che ci permette di guardare e parlare anche con chi sta lontano da noi.
È vero che questo virus ci ha tolto la libertà, ma ci ha dato in cambio “IL TEMPO”, quel tempo che avevamo dimenticato, perché troppo presi dai mille impegni e dalla vita frenetica di tutti i giorni.
Questo periodo di quarantena ha restituito alla natura aria pulita, con meno smog e meno inquinamento, e sono sicura che quando sarà tutto finito saremo persone migliori. E anche noi ragazzini di dodici anni sapremo dare il giusto valore alla vita!
Mio caro diario, per oggi, ho finito, ma ti prometto che tornerò presto a scrivere, perché, nei prossimi giorni, sono sicura che le cose miglioreranno e riempirò le tue pagine di attimi di felicità.
Te lo prometto!
Ti racconterò di quanto sarà bello riabbracciare i miei nonni, i miei compagni e la mia cara amica Carlotta, che mi manca tanto!
A presto, la tua Giorgia

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