Scopriamo l'Asia con il viaggio di Alessia
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Il viaggio di una nomade digitale: ritrovare l’energia in Vietnam

Scopriamo l'Asia con Alessia

Finalmente sono arrivata nel quinto Paese del mio viaggio da nomade digitale: il Vietnam. Non vedevo l’ora di scoprire le sue bellezze e di vivere qui la mia quotidianità da nomade digitale.

Devo ammettere, però, che ero stanca. A dicembre ho attraversato ben quattro Paesi diversi (Cina, Laos, Thailandia e Cambogia) e questo continuo spostamento mi ha tolto un po’ di quell’energia che avevo all’inizio del viaggio. Il tempo passato in giro inizia a farsi sentire e le festività natalizie hanno accentuato un senso di nostalgia per la famiglia e l’atmosfera calorosa di quei giorni.

In Cambogia, infatti, mi sono sentita un po’ spettatrice degli eventi più che protagonista e, nonostante le bellezze intorno a noi, i giorni si susseguivano uno dopo l’altro quasi tutti uguali.

A questo si è aggiunto un particolare non indifferente: lo stress di doversi affrettare a organizzare per la prima parte delle nostre tappe in Vietnam, dato che avrebbe coinciso con il loro Capodanno e non volevamo ridurci all’ultimo a prenotare pernottamenti e spostamenti. Sentivo di non avere abbastanza forze per farlo.

Per fortuna, appena arrivata in questo nuovo Stato, la voglia di esplorare è magicamente tornata. Forse anche perché ci resteremo tutti e 45 i giorni concessi dal visa-free, senza dover affrontare altri spostamenti transfrontalieri, che sono quelli che più mi prosciugano le energie, sia fisiche che mentali.

Senza dubbio, il tempo passato in viaggio si fa sentire. Sono tre mesi che siamo in giro e devo ammettere che non mi sento più pimpante come le prime settimane. Con Giuseppe ci siamo accorti che la nostra grande voglia di esplorare e conoscere l’Asia si è un po’ affievolita rispetto all’inizio. Ma del resto non siamo in vacanza ed è normale che dopo un po’ l’entusiasmo lasci spazio a una routine più bilanciata tra lavoro e scoperta.

Scopriamo l'Asia con Alessia
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Una volta arrivata a Ho Chi Minh, però, la fiammella della curiosità si è riaccesa, complice anche l’ottima impressione che mi ha fatto il Vietnam. Mi ha colpita subito: sembrava quasi di essere tornata in Cina. Anche Giuseppe ha avuto la stessa sensazione, confermata poi quando abbiamo scoperto che il Vietnam è stato dominato dalla Terra di Mezzo per mille anni assorbendone così gran parte della cultura e delle tradizioni.

Per le strade, infatti, c’erano gli addobbi per il Tet, il Capodanno lunare, che qui è molto sentito proprio come in Cina. L’atmosfera è magica, un mix di sensazioni tra il nostro Natale e Capodanno: posso dire di averli festeggiati due volte!

Noi, però, eravamo sommersi di lavoro, purtroppo o per fortuna dipende dai punti di vista. Abbiamo trascorso tutti e cinque i giorni a Ho Chi Minh chiusi in casa tra la gestione dei nuovi clienti, l’ottimizzazione di strategie e la creazione di campagne ad hoc.

Grazie al cielo avevamo affittato una stanza spaziosa con cucina, il che ci ha permesso di non sentirci troppo soffocati tra quattro mura. È la prima volta in 3 mesi che abbiamo questo lussoe quanto ci ha reso felice poterci fare un bel piatto di pasta con le nostre mani dopo tanto tempo!

Non è però tutto oro quel che luccica: spesso essere nomadi digitali è visto come una vita fatta solo di viaggi e libertà, ma la realtà è ben diversa. Con il tempo abbiamo trovato il nostro equilibrio, imparando a scegliere con attenzione dove e quando spostarci, ma bisogna spesso scendere a compromessi.

Molte persone che abbiamo incontrato o amici ci chiedono come facciamo a lavorare mentre viaggiamo così tanto. I nostri trucchi? Due in particolare.

Il primo è aggiungere sempre uno o due giorni in più alla permanenza in base alla mole di lavoro. Il secondo, invece, è nello scegliere accuratamente l’alloggio: ci assicuriamo che ci sia il Wi-Fi e, se nelle foto non vediamo tavolo e sedie, lo scartiamo a priori. Durante la prenotazione, specifichiamo poi sempre nelle richieste speciali di necessitare di una scrivania con due sedie, spiegando che siamo nomadi digitali e lavoriamo online.

La scelta dell’alloggio è fondamentale, soprattutto per soggiorni più lunghi in cui sappiamo di dover dedicare molto tempo al lavoro. Se dobbiamo fermarci solo un paio di notti, possiamo anche fare a meno della scrivania, ma ci assicuriamo che ci sia almeno una zona bar o ristorante nell’hotel dove poterci sistemare con il laptop. In alternativa, cerchiamo su Google Maps bar consigliati per lavorare, Starbucks o coworking spaces.

Questi sono alcuni dei nostri segreti da nomadi digitali per trovare l’alloggio perfetto.

Piano piano vi svelerò anche gli altri, chissà che non possano tornare utili a qualcuno. Nel frattempo, rimanete sintonizzati per le prossime avventure in Vietnam!

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Scritto da
Alessia Di Donna

Alessia Di Donna è una Meta Ads e Google Ads Specialist Freelance, con una forte passione per il marketing digitale e il mondo orientale. Ha conseguito una laurea magistrale in Lingua e Civiltà...

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