Sciacca.
Che è bella è bella, questa città-non-città è bella.
“Eh… ma bisogna descrivere le sue bellezze mio caro”, disse!
“E come?”
“Ah con l'uso delle parole. Ah si, le parole, giusto! “
“E poi devi dire della storia, dei luoghi e spiegare bene il perché è bella”.
“Si si, giusto il perché”.
Ma come fai a dire di quanto si viva bene e di quanta bellezza abbia in lei se ti fa emozionare il semplice vederne la discesa alla marina.
È proprio allora che pensi: peccato, dovrò morire e non vedere più questa curva che ti strapiomba al mare.
La Curva do Vagnu che ti da le vertigini, perché dal mare sei già nel profondo blu del Mediterraneo.
E allora riemergi, prendi fiato e ti ritrovi a guardare il sole, che si diverte a tuffarsi e a sparire come una dea tra le onde.
Ti lascia però tutti i suoi colori… e con quei colori ci giochi, ti perdi, ci viaggi e ti ritrovi in Africa.
Oh quanto mi dispiace morire e non poter più godere di tutto questo. Ma almeno l'ho vissuto, amato, inebriato.
Ed è questo quello che vorrei vivessi tu se vorrai venirmi a trovare.
Perché è bella si è proprio bella.
Sciacca, Sicilia.
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