Ogni anno la cultura cimbra rivive a Roana con il festival HOGA ZAIT, espressione del mondo cimbro.
Quest’anno il tema è stato l’Australia e il filo conduttore della manifestazione era quello di ricollegarsi e interagire con le diverse nuove culture nate dalla emigrazione nel paese “Down-under”.
“Non può esserci cultura se non c’è verità’ e un collegamento diretto con la fonte storica e con la memoria ancestrale dei diretti discendenti e rappresentanti” dice Florio Pozza, artista italo/australiano e codirettore artistico del Festival cimbro insieme ad Andrea Valente, responsabile del comune di Roana.
Festival Hoga Zait
Il festival è stato organizzato dal comune di Roana nelle frazioni del proprio territorio e questo anno ha avuto un notevole riscontro e successo di pubblico (sia turistico che cimbro) che si è riconosciuto negli eventi proposti. L’Australia è stata una delle mete prescelte dalla forte emigrazione del secolo scorso e le connessioni fra le culture sono sentite e palpabili nei numerosi eventi.
Infatti gli eventi sono stati studiati sia per far conoscere le due culture nelle loro identità che per farle interagire. In queste, gli artisti coinvolti hanno espresso il proprio talento e stile partendo dalle ’radici’ cimbre e aborigene.
Leggende, storia, arte, musica, usi e costumi hanno interagito tra di loro creando opere di grande bellezza e valore culturale. ‘Anguanagoana dance’, ‘The Cukiridoo song’, ‘Il sogno australiano’, ‘Luci ab-origini del Tunkelbalt’, ‘Anguana dreaming’, ‘Lettera dall’Australia di Mario Rigoni Stern’ sono alcuni dei titoli rappresentativi dell’interazione multiculturale.
Gli Schellatragar, i rappresentanti delle sei frazioni di Roana, e custodi della campana cimbra, hanno ‘battezzato’ ogni evento interagendo di volta in volta con strumenti diversi: dal didjeridoo alle percussioni, fino al gayandi, creando sonorità di carattere simbolicamente universale.
Se l’interazione artistica e culturale è possibile, allora il dialogo tra popoli in nome della conoscenza del rispetto e della pace, è possibile. Il festival si è concluso con uno streaming in diretta con la comunità cimbra di Melbourne che aveva assistito a tutta la serata di musica letture e danza. Gli australiani hanno poi iniziato a raccontare storie, aneddoti e racconti legati al proprio vissuto con testimonianze dirette dell’epopea cimbra, il risultato è stato una serata di grande impatto emotivo.
Cultura Cimbra e Cultura Australiana
Molti elementi culturali e artistici delle due culture possono svelare e interpretare significati e senso delle cose attraverso “neo linguaggi espressivi”. Ad esempio il linguaggio del didjeridoo si basa sullo stesso principio delle ossessioni della ‘pazzia’ dell’artista Carlo Zinelli, uno dei massimi esponenti mondiali dell’arte Brut, e proietta in una dimensione ‘oltre’ in cui musica e pazzia dialogano generando armonia.
Il puntinato dell’arte aborigena da forma anche alle Anguane, le figure fiabesche cimbre che dimorano nelle fonti e nei corsi d’acqua di montagna. La danza contemporanea interagisce con le movenze della danza aborigena al suono del didjeridoo e del “cuco”. I graffiti della Val d’Assa diventano sculture di luce.
Infine David Hudson, aborigeno australiano del Queensland e antesignano della diffusione del didjeridoo e della cultura aborigena nel mondo a partire dagli anni ’80, è stata una delle ‘fonti’ che ha interagito con la popolazione riscuotendo un grande successo.
La sua attitudine al dialogo e all’interscambio e la bellezza del suo spettacolo musicale abbinato a immagini e video dell’Australia ha incantato il pubblico. Altra ‘fonte’ aborigena è stata Rina Louise Dal Cengio, aborigena del popolo Gubbi Gubbi del Queensland da parte materna, che ha partecipato e animato un laboratorio sulla pittura aborigena. Il festival ha avuto il patrocinio della Ambasciata Australiana.
Florio Pozza ha partecipato come artista, chitarrista e suonatore di didjeridoo in vari eventi del festival creando interazione tra le tradizioni musicali e letterarie. I momenti più intensi e significativi della sua partecipazione, sono stati proprio il duetto con David Hudson che lo ha invitato spontaneamente e personalmente a suonare con lui, e il duetto tra didjeridoo e i cuchi dell’altipiano suonati da Moreno Corà.
Cimbra e Australiana sono due culture agli antipodi ma simili sotto molti punti di vista: sono accomunate da arte e musica originali che hanno creato commozione, curiosità, bellezza, e soprattutto dialogo (che è il senso della vera evoluzione umana).
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