L’Irish Fest di Casalattico è la festa più internazionale della Valle di Comino in cui si incontrano due paesi e due stili musicali.
La sera del 14 agosto la musica italiana e quella irlandese si fondono e le persone si divertono a contaminare ritmi e tradizioni. Per quell’occasione il paese ciociaro si tinge di verde e diventa un angolo di Irlanda.
La festa nasce negli anni 2000 nella piazza del centro storico che ogni anno ad agosto si anima con i tanti emigrati che dall’Irlanda tornano a respirare l’aria di Casalattico per qualche giorno. Una rassegna in cui le tradizioni ciociare e quelle irlandesi si uniscono per ricordare chi agli inizi del ‘900 emigrò nella “terra verde” in cerca di lavoro.
L’Irish Fest è una rassegna di musica, costumi e gastronomia del popolo irlandese che richiama migliaia di persone da tutta la provincia e fuori regione. È un appuntamento estivo molto atteso perché si può assistere a spettacoli nelle diverse vie del paese e assaggiare deliziosi piatti inusuali.
Una festa che è un “unicum” nel suo genere e un esempio di multiculturalismo dove le nuove generazioni sono riuscite a legare usi e costumi dei due luoghi. Le persone di Casalattico appartengono a entrambe le culture e al turista che visita Casalattico capita di vivere un’esperienza particolare sentendo nelle vie del paese la gente del luogo parlare indistintamente dialetto ciociaro e inglese.
È una festa per tutti dai sapori irlandesi consigliata anche per le famiglie. Grazie al gemellaggio con la città irlandese di Naas, ad allietare la serata ci sono spettacoli di musica folk irlandese con le sue danze tradizionali. Durante la serata gruppi di giovani si esibiscono nelle diverse vie del paese suonando dalla musica celtica al folk fino ad arrivare al saltarello ciociaro e alla musica italiana da ballo.
Nel centro storico è possibile trovare stand per degustare hamburger, i tipici fish and chips irlandesi, bacon cucinato alla piastra, salmone affumicato, salsiccette irlandesi e birra a fiumi, tra cui spicca la nota birra Guinness.
Negli stand locale, invece, è possibile gustare pietanze tipiche ciociare come polenta, pasta e fagioli, coratella, il gustoso formaggio Pecorino Dop di Picinisco e i vini Atina Doc.
Gran parte del territorio di Casalattico è costituito da montagne ed è bagnato dal fiume Melfa che scorre fra suggestive gole. Casalattico e le sue piccole frazioni offrono sorprese al visitatore nel suo paesaggio rurale dove spiccano i sergi pagliari, caratteristiche costruzioni circolari costituite da muri in “pietra a secco” coperte da un pagliericcio a forma conica. Si trovano soprattutto nell’oasi di Campo del Popolo.
Forse per questo paesaggio l’Irlanda è apparsa subito familiare agli emigrati. In pochi sanno che la più vasta comunità di italiani in Irlanda proviene dal piccolo paese di Casalattico da cui, fin dagli inizi del secolo scorso, emigrò gran parte della popolazione fino a diventare un fenomeno di massa. I primi a friggere pesce e patate in Irlanda sono stati gli italiani e tutta la comunità di chipper esistente ancora oggi proviene quasi per intero da Casalattico.
In quell’epoca in Irlanda molti abitanti di Casalattico si diedero alla gastronomia aprendo piccole botteghe di fish and chips: un filetto di pesce (normalmente merluzzo) fritto in pastella e attorniato da abbondanti patatine fritte.
Da Carmine Forte a Lord Charles Forte
Agli inizi del ‘900 un abitante di Casalattico, Carmine Forte, partì in cerca di lavoro raggiungendo la sua famiglia, emigrata pochi anni prima in Scozia. In seguito andò in Irlanda perché aveva saputo che, pochi anni prima di lui, un tale Giuseppe Cervi di Picinisco aveva lasciato il paese natio senza conoscere la lingua ed era riuscito ad aprire il primo Fish & Chips Shop d’Irlanda a Dublino.
Sembra che la moglie di Cervi si rivolgesse ai clienti in un inglese letterale chiedendo: “uno di questo e uno di quello”, riferendosi a patatine e pesce. Si dice che dalla sua frase sia nata l’espressione “one and one”, un tipico modo dublinese di ordinare fish & chips.
Dopo Giuseppe Cervi arrivò, quindi, Carmine Forte che poi in Irlanda fece fortuna e nella sua vita fondò una delle catene di ristorazione più importanti al mondo, dando lavoro a centinaia di migliaia di persone.
In Irlanda il nome di Carmine venne anglicizzato in Charles e ben presto Carmine Forte divenne per tutti Lord Charles Forte. Nel 1981 infatti fu nominato Barone dalla Regina d’Inghilterra e, dopo aver lasciato il suo impero al figlio Rocco, si ritirò nelle sue proprietà sparse per il mondo prima di spirare a quasi 100 anni nella sua casa di Londra.
Da pochi anni è stato cambiato nome alla frazione di Casalattico dove Charles nacque ed è stata rinominata in suo onore “Monforte”.
A onorare la romantica storia d’emigrazione degli abitanti di Casalattico a Dublino ci ha pensato Nino Tropiano con Chippers, un film-documentario del 2008 dal sapore epico. Il film parla in modo divertente della comunità di Casalattico che si inserì a Dublino. Mettendo a confronto le diverse identità ed esperienze personali, il film offre il ritratto di un popolo alla ricerca di un futuro e della città di Dublino che li ha accolti.
Grazie all’amore degli irlandesi che si sono riavvicinati alla terra da cui partirono un secolo fa, negli anni Irish Fest di Casalattico ha assunto sempre di più l’aspetto di una festa prevalentemente irlandese. Oggi il turista che arriva in questo delizioso paese ha la possibilità di immergersi per una notte in un angolo d’Irlanda nel bel mezzo della Ciociaria.
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