Se il 2020 è stato dichiarato anno del turismo e della cultura fra Italia e Cina, l’insorgere del Coronavirus non fa finire l’amicizia ma ci porta solo a cambiare il modo di comunicare e promuovere la conoscenza reciproca.
Useremo di più le storie scritte e le immagini digitali e meno i viaggi reali. Useremo più fantasia e creatività ma non possiamo smettere di lavorare e farci vincere dalla paura.
Italia e Cina sono accomunate da quasi tremila anni di storia in cui ciascuna a suo modo è stata l’ispiratrice di grandi storie e cultura. Cosa sarebbe il mondo occidentale senza Roma e l’Italia? E cosa sarebbe l’Oriente senza la Cina?
Su queste semplici domande lavoreremo nei prossimi mesi per raccontare storie che non sono conosciute e per mantenere accesa la luce della nostra vita. In fondo, il grande poeta Dante faceva dire ad Ulisse nel canto 26° dell’Inferno: “fatti non foste per viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza” (non siete stati creati per vivere come animali, ma per seguire la virtù e la conoscenza).
E con questo vogliamo affermare che ci sentiamo esseri umani nel profondo dei nostri cuori e che perseguiremo la conoscenza della Cina sperando di dare sollievo a tutti i nostri amici cinesi costretti a stare a casa, fra tristezza e paura, e a tutti i nostri amici italiani affinché siamo emotivamente vicino ai cinesi.
Supereremo anche questa e, se saremo tutti uniti (emotivamente), la supereremo prima e meglio. Siamo state avvolte dalla cultura cinese e dalla profondità della filosofia di Confucio che assomiglia tanto al nostro modo di vivere in Italia.
Personalmente sono stata già 5 volte in Cina e mia figlia ha vissuto a Pechino 3 mesi per i suoi studi della lingua cinese.
L’ultima volta siamo state a Chengdu con l’istituto OBOR – One Belt One Road e abbiamo avuto modo di visitare la zona dei Panda, il Buddha di Leshan e la montagna sacra Emei.
Siamo state a teatro all’Opera delle Facce Cangianti e abbiamo assaggiato la famosa cucina di Chengdu, con il particolare pepe del Sichuan che abbiamo poi regalato a tutti i nostri amici gourmet italiani, che l’UNESCO ha dichiarato città della gastronomia.
Non avevamo raccontato questo viaggio nel nostro portale e nel nostro blog ma avevamo solo fatto dei post sui social network. Da questo momento inizieremo a raccontare delle storie sui posti che abbiamo visitato della Cina per dimostrare la nostra vicinanza a questo splendido paese.
Saranno storie che speriamo riaccendano la luce su una civiltà che non ha eguali e su una cultura che ancora è in parte sconosciuta a molti di noi.
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