

Percorrendo il corridoio del Gansu da ovest a est si attraversa il deserto del Gobi delimitato a sud dai monti Qilian, alti fino a 5.800 metri e sovrastati da ghiacciai perenni (e in questo periodo coperti di neve) al di là dei quali ci sono le province di Tibet e Qinghai.
A 100 km da Dunhuang, nascosto all'interno di un canyon in cui scorre perennemente l'acqua che proviene dai vicini monti Qilian, è stato trovato nel XX secolo un altro sito buddista. Yulin (letteralmente bosco di olmi in quanto lungo il corso del fiume crescono questi alberi) è stato costruito con gli stessi criteri delle grotte di Mogao, scavando la roccia e affrescando l'interno delle grotte.
La comunità di monaci buddisti ha vissuto qui per mille anni, scegliendo questo posto per la sua tranquillità e quindi adatto alla meditazione e alla preghiera.
Nel sito archeologico si trovano 42 grotte, gli affreschi qui raccontano scene di vita quotidiana inserite nel contesto buddista della preghiera e della ricerca della beatitudine.
Entrando nelle grotte completamente affrescate si viene sopraffatti dalla quantità di dettagli, e anche qui si percepiscono le influenze artistiche dell'Asia centrale. A differenza delle grotte di Mogao prevale il colore verde, infatti l'azzurro era ottenuto dal lapislazzulo, una pietra che scarseggia in zona.
Uno degli affreschi più importanti per i visitatori cinesi è in un angolo e rappresenta il monaco Xuanzang. Quando il monaco partì dalla Cina nel 629 ebbe bisogno di una raccomandazione speciale da parte di un funzionario che lo avrebbe accompagnato per un tratto di percorso, infatti in quel periodo l’imperatore aveva vietato ai sudditi di uscire dalla Cina a causa delle scorrerie dei barbari e le guerre in corso.
Il monaco viene rappresentato nell’affresco circondato da altre figure che lo accompagnano nel suo viaggio. Nel 1592 fu scritto il romanzo "Viaggio in Occidente”, un classico studiato a scuola da tutti i bambini cinesi, che narra il viaggio del monaco in India accompagnato da tre animali fantastici, tra cui Sun Wukong una scimmia gialla dispettosa e irriverente ma che con i suoi poteri magici risolverà tante situazioni complicate in cui il gruppetto si viene a trovare.
Lo scimmiotto giallo è il personaggio principale del romanzo "Viaggio in Occidente" e verrà proposto in film, fumetti e infine rielaborato nei manga giapponesi: Dragonball è proprio lui.
Poiché l'affresco risale al XII-XIII secolo, il personaggio rappresentato vicino al monaco non può essere lo scimmiotto, ma tutti i turisti cinesi che visitano questa grotta vengono a cercare proprio questo angolo di affresco per riconoscere lo scimmiotto rappresentato 1.000 anni prima del romanzo che ne racconta le gesta.


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