

La Via della Seta non è una unica strada, infatti con l'evolversi delle condizioni politiche nel corso dei secoli si sono preferite alcune tratte piuttosto che altre, ma il corridoio del Gansu era un passaggio obbligato.
I monti Qilian, a sud con ghiacciai perenni e a nord il vasto deserto del Gobi circondato dai monti Heishan, ne hanno fatto una via obbligata per i viandanti perchè facilmente difendibile per i cinesi.
Nei punti più stretti le due catene montuose distano appena 100 km, da qui il nome corridoio del Gansu. Questi tratti facilmente controllabili da parte cinese erano difesi da mura e fortificazioni.
Si possono incontrare tratti di grande muraglia, che qui era stata costruita a strati in fango e paglia a cui si alternano a torri d'avvistamento e fortificazioni. È ancora esistente perché è stata manutenuta fino all'ultima dinastia.
La spettacolare fortezza di Jiayuguan, con un perimetro esterno di 700 metri, era l'avamposto a difesa dell'impero. Composta da 3 mura di cinta e al suo interno vivevano le legioni militari e abitanti che rifornivano le legioni stesse di prodotti alimentari.
Proseguendo ancora verso est cambia il panorama e il deserto del Gobi s'increspa con alti monti che formano la catena montuosa di Zhangye Danxia, più conosciuta come i Monti Colorati.
Nelle ere geologiche passate si trattava del fondo di un lago che con l'orogenesi ha invertito gli strati di roccia creando una formazione di colori vivaci e incredibili disegni naturali.
Sembra di stare su Marte, prevale il colore rosso a causa dell'alto contenuto di ferro ma ci sono striature di ocra, giallo, azzurro.
La passeggiata sulla cresta di questi monti è una esperienza indimenticabile e si ha la possibilità di sperimentare la forza della natura.




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