Andrea Iervolino , Claudia Bettiol e Valeria Altobelli e
Incontro con Andrea Iervolino

Andrea Iervolino, il più grande produttore e innovatore nel mondo dello spettacolo

 Andrea Iervolino e Valeria Altobelli

Ho incontrato Andrea Iervolino alla sua lezione inaugurale del Corso di Alta Formazione in Produzione artistica e Linguaggi dello spettacolo dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale e sono rimasta senza parole per la sua storia.

È come se il meglio di Italia e Canada si fossero uniti per dare vita ad un ragazzo capace di affrontare ogni problema della vita creando nuovi modelli di business e diventando uno degli imprenditori di maggiore successo nel mondo dello spettacolo.

Un riconoscimento che gli viene attribuito dalla stampa come Forbes, Variety, Financial TImes ma anche dalle quotazioni in borsa delle sue società e dai riconoscimenti di merito dal presidente della Repubblica Italiana e dal Canada.

È un imprenditore nato e anche un grande venditore, inizia a cinque anni a vendere merendine a scuola e la sua intraprendenza continua ancora:

“fare un affare da pochi euro o da molti milioni occupa lo stesso tempo per cui è meglio pensare in grande. Se guardo indietro penso di aver speso più energia a convincere il pasticcere di Cassino a finanziare il mio primo film che oggi a chiedere milioni ad un investitore”.

La sua storia è da manuale, e forse prima o poi la dovrebbe raccontare in un film: Andrea ha un trauma a cinque anni che lo rende balbuziente e da allora deve ingegnarsi per raggiungere i suoi sogni in modo originale e diverso da quello degli altri.

I suoi nonni materni erano andati in Canada dopo la guerra dove avevano fatto fortuna e avevano adottato sua madre che quindi è cresciuta con un una mentalità nuova. Il Canada era un paese in espansione che offriva possibilità a chi era intraprendente e questo spirito viene trasmesso ad Andrea.

I nonni tornano in Italia e sua madre si sposa e mette su famiglia a Cassino. Così Andrea cresce con una freschezza imprenditoriale unica, che viene da oltreoceano, e una altrettanta unica sensibilità data dal nostro paese.

Come in tutte le famiglie, ad un certo punto arrivano i problemi economici, con i loro tragici contorni emotivi, ma Andrea ha un sogno che lo guida e lo rende invincibile: ha il sogno di lavorare nell’arte, nel cinema con gli attori di Hollywood.

Impara i processi creativi in una compagnia teatrale e a 17 anni decide di girare il suo primo film come produttore a Cassino. L’abbazia di Montecassino è perfetta come location per un film sul medioevo ed Andrea riesce a convincere tutti a finanziare e girare il film. Oggi si chiamerebbe crowdfunding, ieri era una operazione di micro-finanziamento.

Per girare il film chiede aiuto ad un fotografo di matrimoni che era esperto di tecnologie digitali e, in modo naturale, introduce il digitale nel mondo del cinema che era ancora affidato alle pellicole. Una rivoluzione tecnologica che lo proietta immediatamente come uno dei pochi produttori esperti in innovazione digitale e che poi gli aprirà la strada verso il successo.

Una volta finito di girare e montato il film nascono i veri problemi e il modo di affrontarli sarà quello che caratterizzerà tutta la vita imprenditoriale di Andrea.

Allora la distribuzione avveniva solo nelle sale cinematografiche, un monopolio organizzato dalle grandi compagnie che non lasciavano spazi agli indipendenti. Bisognava allora inventarsi un nuovo modo di distribuire i film e Andrea cambia tempi e pubblico.

Decide di fare proiezioni al mattino riservate alle scuole e seguite da un dibattito. Il costo è minimo e l’attenzione è grande.

Il successo è tale che gira altri film e diventa un esempio nazionale e un riferimento per il nostro ministero.

La lezione all’università è continuata con il racconto di altri episodi, ma possiamo riassumere la sua vita di successi in 2 insegnamenti chiave: innovazione tecnologica e nuovi modelli di business per l’arrivo sul mercato.

Sembrano concetti banali, tutti i manuali di economica gestionale li raccontano, ma sentirli raccontare dalla viva voce di chi li ha applicati con successo è emozionante. Sentire come la realtà supera ogni manuale ed avere la possibilità di parlare e fare domande a chi ha innovato il mondo dello spettacolo è una ricchezza che spero sia stata apprezzata dai ragazzi dell’Università di Cassino.

Per chiudere questo primo racconto e lasciare la voglia di seguire Andrea Iervolino e di vedere le sue produzioni, diciamo che le innovazioni nella distribuzione sono continuate con la creazione della piattaforma TaTaTu dove gli spettatori sono ‘pagati’ per divertirsi e nel recente accordo con Elon Musk per la produzione di incontri sportivi nello spazio dove all’emozione sportiva si aggiunge la necessità di gestire le variazioni (negative e positive) del peso dovute alla variazione di gravità.

Quando abbiamo finito di ascoltare Andrea, tutti noi siamo stati pervasi da uno spirito di ottimismo e siamo usciti con l’idea di innovare le nostre vite.

Ma personalmente sono stata colpita anche da un altro aspetto che riguarda la ricchezza che abbiamo quando c’è contaminazione fra culture diverse, in questo caso quella italiana e quella canadese.

Andrea ha fatto film su Lamborghini, Andrea Bocelli, Enzo Ferrari e ha un legame viscerale fortissimo con l’Italia, eppure per fare il salto è andato a Toronto in Canada e oggi vive soprattutto a Londra. Ma il suo modo di pensare è diverso da quelli di noi che sono totalmente italiani.

E’ questo avere più spiriti nel proprio cuore che porta gli intraprendenti a riuscire a prendere il meglio di quello che il mondo offre. E’ questa ricchezza emozionale che permette di avere radici profonde ma anche ali con cui volare in alto.

Ed allora non esistono ostacoli e ogni ostacolo è una sfida ad innovare e crescere.

Unicas  Marco dell’Isola e Andrea Iervolino

Scritto da
Claudia Bettiol

Ingegnere, futurista e fondatrice di Discoverplaces. Consulente per lo Sviluppo Turistico dei Territori, specializzato nella sostenibilità e nella promozione culturale dei piccoli territori e delle...

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