Stare chiusi a casa ci ha fatto diventare più amanti della buona cucina e desiderosi di sperimentare nuovi sapori. Vogliamo emozionare il nostro palato, sempre più raffinato, e stuzzicare la nostra mente desiderosa di scoprire le tradizioni italiane.
Ma non tutti siamo esperti come Francesca D’Orazio (https://francescadorazio.com), maestra di cucina ed esperta nell’arte del ricevere.
Sempre sorridente nelle sue camicie colorate e fra i fiori delle tavole imbandite non potete non riconoscerla!
Di origine abruzzese vive da molti anni a Milano dopo esperienze a Singapore e New York che la hanno fatta diventare una ambasciatrice della cucina italiana nel mondo. Possiamo dire che è un ponte fra oriente e occidente e dovunque è andata ha insegnato l’arte e lo stile della cucina italiana.
Ha comunque assorbito i gusti dei posti dove ha vissuto e abbiamo pubblicato alcune sue ricette cinesi, i veri cuochi sono persone curiose!
Ma dal suo peregrinare nel mondo è nata l’esigenza di mantenere saldo il contatto con le sue radici. Conosce tutto dell’Abruzzo e se la seguite potrete scoprire alcuni dei piatti più gustosi e meno conosciuti della sua terra.
Francesca ha usato il lockdown per completare il suo secondo libro di storie e ricette “Appunti d’estate”, una preziosa guida per chi vuole avere il meglio della tradizione italiana con qualche innovazione nel piatto.
Ma questo è anche un libro con meravigliose fotografie che, con una luce particolare e colori sgargianti, regalano gioia al lettore. L’abbinamento dei colori dei servizi e delle tovaglie della tavola si abbina perfettamente ai piatti, e ci proietta direttamente a tavola con Francesca.
Francesca ha un suo mantra per definire lo stile che la caratterizza: “da semplice a speciale”.
Seguitela nei suoi social per partecipare a lezioni o per rivedere le ricette mandate in onda dalla televisione.
La festa e il buon vivere inizia dal mangiare assieme e la bellezza di una tavola allestita con amore, fiori e colori è già metà del piacere.
“Mi dicono che ho reso felici intere famiglie perché attraverso il mio insegnamento ed i miei scritti, tante persone hanno preso a cucinare ed ora in casa si mangia molto meglio, in modo più attento e curato. Io stento a crederci, poi quando mi mandano le foto di un timballo o di una crostata, beh, sento davvero di aver fatto davvero qualcosa di buono”.
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