Non c’è niente da fare, l’amore per le radici e il paese d’origine vince e può tutto.
Sono passati pochi giorni dalla nostra visita a Canterano e con il nuovo Town Ambassador Ard Geller già siamo entrati nel merito del problema della rinascita del suo amato borgo di origine.
Ard vive in Virginia, USA ma si sta trasferendo in South Carolina per stare più vicino alle figlie e in particolare all’ultimo nipote appena nato. Sua moglie è nata in Giappone da un padre militare italo-americano e una madre di origine tedesca.
Si potrebbe pensare che una famiglia così cosmopolita, dove la ricchezza culturale di ogni persona le permetterebbe di poter guardare a tutto il mondo non si possa interessare di uno dei comuni più piccoli della provincia di Roma:
“Ci stavo riflettendo da un paio di anni ma non sapevo da che parte cominciare per aiutare Canterano a rinascere, e poi il Covid ha messo tutto a riposo”, mi ha detto Ard sin dalla nostra prima telefonata.

Ma chi è Ard e come nasce il suo attaccamento profondo a Canterano?
La sua storia è molto particolare perché Ard è nato in Israele da un padre che sfuggiva ai nazisti e da una mamma originaria proprio di questo bellissimo borgo nella Valle dell’Aniene.
Per sfuggire al nazismo, il papà era fuggito in Palestina (prima della fondazione di Israele) e si era arruolato nell’esercito britannico che governava in quell’epoca in Palestina. Con l’esercito è stato poi trasferito a Napoli dove ha incontrato la mamma, una infermiera che lavorava nell’ospedale ed insegnava italiano ai soldati ebraici.
Insieme decidono di andare a vivere in Israele, dove è nato Ard, e poi di fare un viaggio in Italia per far vedere il nipotino ai nonni di Canterano. Quando il nonno, che era il medico del paese, vede il nipote dice alla coppia: “voi potete andare dove volete, ma questo nipotino resta qui con me!”.
Così la famiglia va a vivere a Roma ed Ard trascorre tutti i fine settimana e le estati a Canterano dove si crea un bel gruppo di amici che ancora si vogliono bene. Infatti, il 14 ottobre di due anni fa, il giorno del suo compleanno che cadeva proprio durante la sagra del tartufo, gli hanno organizzato una festa a sorpresa che ha coinvolto tutti i coetanei.
Crescendo, la presenza a Canterano non può essere più assidua, ed Ard fa un lavoro che lo porta in giro per il mondo assieme alle industrie petrolifere. Ma non dimentica mai gli amici e i figli di tutti gli amici hanno viaggiato nel mondo per poter continuare a frequentarsi.
Per una serie di fortuite coincidenze tutte e tre le sue figlie sono nate ad Amburgo in Germania ed hanno relazioni diverse con Canterano. La prima figlia parla bene italiano, la seconda lo mastica e la terza non lo parla. Tutte e tre sono innamorate di Canterano e sono venute, con frequenze diverse, in visita ogni paio di anni.
Già questo fatto determina un rapporto con Canterano e con l’Italia diverso e se vogliamo costruire ponti con tutte e tre dobbiamo pensare a qualcosa di particolare per ognuna di loro.
Nel frattempo, sono arrivati i nipoti che si sono avvicinati all’Italia grazie al nonno e alle esperienze di libertà che si possono fare in un borgo come quello di Canterano. I ragazzi ancora raccontano di quella volta che Tonino gli ha fatto cuocere la pizza mettendola nel forno del panificio con gli appositi attrezzi.
“Nel corso di questi anni ho mandato diversi amici americani a visitare Canterano, ho addirittura preparato una piccola guida con tutte le esperienze da fare nelle zone intorno al paese… Se analizziamo insieme i risultati e i feedback che mi hanno dato possiamo calibrare le attività dei Town Ambassador”.
Mi piace parlare con Ard e già siamo passati ad una fase operativa per definire il ruolo del Town Ambassador e in che modo può essere il catalizzatore della rivitalizzazione dei piccoli borghi.
Mi piace questo lavoro, e mi piace poi confrontarmi con Alessia Pieretti dell’Area Metropolitana di Roma Capitale, per creare un modello di successo per questi bellissimi territori.
Un modello che possa essere replicato in altre aree e regioni e che porti benessere e felicità in borghi bellissimi ma solitari.



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