Una storia avvincente ed avventurosa è quella che ha trasformato il piccolo borgo di Casalvieri, nella Valle di Comino, in uno dei centri mondiali della produzione dei palloncini. Protagonista assoluta della trasformazione è stata la famiglia Rocca, soprattutto il cavaliere Genesio Rocca e il suo omonimo nipote.
Tutto inizia con la prima ondata di emigrazione poco dopo l’Unità d’Italia quando Clemente Rocca va a cercare fortuna a Marsiglia e si ritrova a vendere palloncini nelle strade. I palloncini venivano prodotti in un laboratorio artigianale e Clemente riesce ad imparare l’arte e ad aprire una sua piccola impresa nel 1888.
Le cose vanno bene e in Francia arrivano la moglie, la suocera e il piccolo cognato Angelo detto ‘Angeliglio’. Sarà poi proprio Angelo, con la sua vita fuori dagli schemi e piena di avventure, uno dei protagonisti della nostra storia.
Un ragazzo bellissimo che faceva da modello ai pittori francesi, come andava di moda in quel periodo, e poi un uomo intrigante che ha avuto molte donne, molte mogli e 17 figli.
Nel 1899 Clemente si sente abbastanza ricco da tornare al proprio paese con la famiglia e di aprire a Casalvieri una sua impresa di palloncini grazie alle forniture di qualità della Pirelli. Angelo decide di rimanere in Francia nel laboratorio di Marsiglia e di ‘mettersi in proprio’. Aveva 15 anni, un coraggio da leone e una capacità di lavorare unica.
Angelo aveva fatto una promessa e a 18 anni anche lui torna a Casalvieri dove si sposa e apre una propria impresa di palloncini. Ma non riesce a fare il salto da artigiano a industriale e si sente stretto nel suo paese. Decide allora di andare a conoscere il mondo e lavora un paio di anni per la costruzione del canale di Panama, poi a Detroit fino all’entrata dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale.
Da soldato si ritrova ad un certo punto a passeggiare per le vie di Bologna dove vede una venditrice di palloncini e ritrova la passione adolescenziale.
Nel 1920 la guerra è ormai finita e insieme ad un socio fonda una impresa che poi rileverà nel 1930. Era all’avanguardia nelle forme e nell’uso della gomma con due colori. Inventa macchine moderne con un meccanico di Sora e inizia la rivoluzione di Casalvieri. È anche grazie a lui che si diffondere la conoscenza sulla fabbricazione dei palloncini e si aprono ‘ditte concorrenti’ che danno origine ad un vero distretto industriale.
L’autarchia del periodo fascista lo spinge ad innovare la tecnica di produzione e a realizzare per primo i palloncini con la gomma liquida. Ma la Seconda Guerra Mondiale ferma tutto e le imprese ripartono solo nel 1947. Negli anni ’50 arriva il lattice di gomma dalla Malesia e i palloncini assumono le forme più strane come i animali, cuori, personaggi di Disney e altro.
Tra i tanti figli e nipoti, Genesio Rocca è quello che ha eredito lo spirito intraprendente e visionario realizzando il passaggio da grande artigiano a grande industriale. Genesio, classe 1930, fonda una impresa con il suo nome negli anni del boom economico e apre uno stabilimento tecnologicamente all’avanguardia capace di produrre 200.000 palloncini al giorno.
Inizialmente non vengono venduti e riempiono i magazzini, la fabbrica sembrava sovradimensionata per il mercato ma Genesio aveva una visione diversa.
Quell’uomo che inizialmente viene guardato con sarcasmo aveva capito che fino ad allora il mercato aveva seguito solo logiche stagionali, mentre questo prodotto poteva essere venduto tutto l’anno.
Il segreto è stato quello di trasformare il palloncino in un desiderio, in un oggetto che accompagna la crescita dei bambini durante la loro vita. In aggiornare costantemente forme e colori per creare emozioni sempre diverse e di aiutare i creativi.
I palloncini, infatti, si dividono in due grandi categorie: i palloncini e i bibis, quelli dalle forme allungate che oggi possono arrivare anche a qualche metro di lunghezza. L’innovazione è stata quindi tecnologica ma anche di prodotto trasformando l’idea in emozione e supportando chi creava nuove forme.
Genesio scompare prematuramente in un maledetto incidente stradale e i suoi giovani figli Angelo e Aldo subentrano al comando della azienda. La giovane età e lo spirito innovativo li portano a rivoluzionare ancora una volta i cicli di produzione e i macchinari.
Nel 1990 Angelo Rocca crea la Germar Ballons srl e apre due nuovi stabilimenti in località Tittarocca sempre a Casalvieri. Casalvieri si consolida come centro mondiale del palloncino e oggi la Germar è diretta da un ‘nuovo’ Genesio Rocca, coadiuvato da sua moglie e sua sorella. La Germar produce 5.000.000 di palloncini che esporta in 50 paesi del mondo con lo stesso spirito di sempre.
“Lifting the moment” – “Solleva il momento”.
Questo è lo spirito che ha seguito la famiglia Rocca da quando la prima volta a Marsiglia ha visto i palloncini fino ad oggi con l’Accademia del Palloncino che è stata fondata proprio per diffondere l’arte del palloncino e la creatività delle nuove forme.
Un’altra emozione è rimasta intatta di generazione in generazione: l’amore per Casalvieri e per la propria terra. La Germar e la famiglia Rocca sono sempre in prima fila nel supportare le manifestazioni del proprio paese e nel renderlo attrattivo a residenti, turisti e ai tanti emigrati che ogni anno tornano in estate e per la festa del patrono Sant’Onorio.
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