Eugenio Zaninotto, Katie Wax e Claudia Bettiol
Eugenio Zaninotto,  Katie Wax e Claudia Bettiol

Katie, dai salmoni di Portland alle capre di Gerano

Mi imbatto nella storia di Katie dall’Oregon in un mercato di Slow Food a Colleferro dove suo marito Eugenio vendeva dell’ottimo olio EVO da olive rosciola. Nella promozione del loro agricampeggio in costruzione c’erano tante descrizioni in inglese, e qui nella provincia italiana non è facile imbattersi in testi in inglese.

Faccio un po’ di domande a questo bel ragazzo di origine veneta, poi nato e cresciuto ad Acilia e che ha deciso di venire a vivere nella Valle dell’Aniene con sua moglie e i suoi due piccoli figli Leonardo e Adriano.

Così quando sono andata ad incontrare il sindaco Danilo Felici di Gerano per il progetto Town Ambassador, mi è sembrato naturale che tutti mi indicassero subito il nome di Katherine Wax. Ed io ero curiosissima di andarla a conoscere.

Arrivo una domenica mattina nella loro casa in mezzo ad un oliveto ‘eroico’ (il pendio è alquanto forte) e mi accoglie con un piatto di Chocolate Chip Cookies e suo figlio Leo che li guarda con desiderio: “li ho fatti con gocce di cioccolato americano. Me le faccio venire apposta perché sono meno dolci di quelle al latte ma più dolci di quelle fondenti: in Italia non le trovo!”.

 

Biscotti al Cioccolato con gocciole americane

Il colore dei suoi occhi si confonde con le foglie dell’ulivo e lo sguardo è pieno di vigorosa energia. ‘Ci siamo conosciuti a Trastevere tramite amici, io ero venuta in Italia passare un po’ di mesi insegnando l’inglese e per poi continuare a girare il mondo.

Eugenio allora gestiva un bar e anche lui voleva girare il mondo e così partono per stare un anno in Nuova Zelanda facendo wwoofing. WWOOF - World Wide Opportunities on Organic Farms, o World Wide Organization of Organic Farms, è una rete di organizzazioni nazionali che facilitano i soggiorni didattici in famiglia nelle fattorie biologiche.

Iniziano raccogliendo noci macadamie, poi le ciliegie e poi si avvicinano alla permacultura. Tornati in Italia, decidono così di cercare un posto rurale in cui mettere radici e iniziare un progetto in permacultura.

L’idea è sempre quella del mondo, di cercare un luogo non ponendosi limiti di confine, l’unica limitazione era la vicinanza con un aeroporto internazionale da dove potessero arrivare facilmente amici e parenti dall’America.

Cercano in Umbria, Toscana … poi decidono di andare a vedere un terreno a Canterano che aveva comprato la famiglia di Eugenio e si innamorano della Valle dell’Aniene. E come dargli torto: un posto totalmente lussureggiante con piccoli borghi medievali che conservano tutto il loro fascino. L’emigrazione verso Roma ha preservato la loro bellezza innata pur essendo a mezz’ora di distanza dalla capitale. I monti Prenestini e Ruffi che si uniscono all’Appennino dei Monti Simbruini donano una pace e un’aria cristallina che restituisce il senso della vita.

Gerano, Agricampeggio in Yurta

Da Canterano a Gerano è una questione di serendipity: trovano questa casa con 6 ettari di oliveto e alcune altre piccole costruzioni che sono funzionali al loro sogno di aprire un agricampeggio con yurta mongole e biopiscina (piscina naturale in cui le piante stesse puliscono l’acqua). Alcune sono già state realizzate e sono in prova per capire quali accorgimenti bisogna prendere per migliorare la vivibilità degli ospiti alle nostre temperature.

E già arrivano tantissimi amici che vogliono conoscere l’Italia naturale, quella vera dei piccoli borghi e della vita all’aria aperta.

Intanto i loro figli crescono e sono educati alla natura e ‘alla Roma’ (sono tutti accaniti tifosi della Roma): ‘raggiungiamo il paese di Gerano a piedi, sono due chilometri di cui 1 in salita e 1 in discesa. Leonardo ha 4 anni ed è stato educato a camminare mentre Adriano non ha neanche 2 anni e viene ancora scarrozzato sul passeggino, per ora’.

Katie ed Eugenio incarnano lo spirito delle giovani generazioni che si avvicinano alla natura con un nuovo spirito diverso da quello dei nonni. Credo che Katie sia il perfetto Town Ambassador di Gerano e che si integri perfettamente con gli altri Town Ambassador della Valle dell’Aniene che sono più focalizzati sull’arte contemporanea.

Dal suo orgoglio, penso che sarà molto stimolante vedere le contaminazioni tra natura e arte e anche uno stimolo a tutti i residenti perché sempre di più si proiettino nell’accoglienza dei turisti internazionali.

E quando ci siamo salutate le ho chiesto quello che normalmente chiedo agli italiani che hanno lasciato il loro paese, e la sua risposta è stata esemplare di quello che ricorda il posto da dove si è partiti: mi manca il salmone di mia mamma! Voi qui non conoscete i salmoni del Pacifico, e mia mamma li cucina alla perfezione!”

Gerano, bio piscina

Scritto da
Claudia Bettiol

Ingegnere, futurista e fondatrice di Discoverplaces. Consulente per lo Sviluppo Turistico dei Territori, specializzato nella sostenibilità e nella promozione culturale dei piccoli territori e delle...

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