Tutti nella Valle dell’Aniene conoscono Francisco Navarrete Sitja e Andrés Gallardo, dalle semplici persone ai sindaci. Vengono dal Cile e da qualche anno vivono a Civitella, la frazione di Licenza nata attorno ad un castello su uno dei cocuzzoli più impervi dei Monti Lucretili.
Per definire Civitella potremo citare il famoso film ‘dove osano le aquile’, perché è uno dei pochi posti in Italia dove nidificano le aquile reali e tutto ruota attorno alla loro bellezza.
Francisco e Andres hanno fondato una residenza di artista e stanno facendo rifiorire questo piccolissimo borgo che conta 10 abitanti in inverno e 200 in estate.
Quando il sindaco Ilaria Passacantilli mi aveva comunicato la scelta di nominarli Town Ambassador di Licenza mi aveva elogiato il loro operato, ma conoscerli mi ha aperto un mondo di poesia.
Ilaria è impegnata nella conversione turistica della sua bellissima Licenza e ha accolto con entusiasmo questo progetto di comunicazione. Supporta tutte le attività e l’ostello comunale è sempre pieno di artisti come l’argentina Maria Eugenio Cordero che in questa settimana è venuta per avviare collaborazioni con la Patagonia.
Quando prendiamo appuntamento mi invitano a mangiare con tutta la comunità che si ritrova per una sorta di ‘piccola sagra’ fra amici il giorno del Corpus Domini.
Ilaria Passacantilli Sindaco di Licenza

Arrivo a Civitella e raggiungo la grande tavolata all’aperto, mi viene incontro Francisco e mi offre un piatto di pasta “oggi è un giorno speciale. Stiamo preparando l’infiorata e avrai la possibilità di conoscere i miei genitori che sono venuti a trovarmi dal Cile”.
Mi siedo a tavola e subito incontro lo sguardo profondo e commosso del padre di Francisco. Una serenità infinita. È così orgoglioso e felice di quello che sta facendo il figlio e ancora così tenero con sua moglie che quando parlano si toccano la mano.

“Civitella mi ricorda un po’ il Cile, anche noi siamo fra le montagne. Certo le Ande sono più imponenti ma la vita dei piccoli villaggi è la stessa. Forse perché sono cresciuto in estate nel borgo con mia nonna mi sento a mio agio in montagna”.
Incuriositi da una persona esterna che arriva per fare domande e prendere appunti si avvicina Giacomo Restante. È un architetto che lavora alla soprintendenza e ha gestito oltre 50 cantieri fra le opere romane più importanti come la Domus Aurea, la Villa dei Quintili. È anche un buon anfitrione e racconta la storia di Francisco e Andres dal suo punto di vista:
“Si sono inseriti a Civitella e nella Valle in modo naturale e armonico e con la loro arte hanno regalato emozioni uniche coinvolgendo tutti. Come quelle dei campanari di Santiago che hanno creato una composizione musicale che è stata suonata dai campanili di Percile, Civitella, Licenza e Roccagiovine.”



Le campane hanno una loro intonazione e il musicisti dal Cile Sebastian Jatz e Brantmayer del gruppo Campaneros de Santiago le hanno studiate per farle suonare insieme facendo vibrare nell’aria una musica ancestrale ma moderna. Le hanno fatte suonare anche in onore di Luciano Romanzi e delle vittime del Covid con una composizione di Jatz .
Un altro progetto ha coinvolto molti abitanti della Valle dell’Aniene, l’arazzo collettivo di 6 x 3 metri dove hanno lavorato oltre 150 persone da molti paesi diversi. Ognuna ha ricamato il suo paese sotto la guida dell’artista Daniela Pizarro dal Cile.
Franciso e Andres hanno una lunga storia, hanno organizzato e gestito oltre 34 residenze di artista prima di decidere di crearne una loro in Italia cercando un paese piccolo di montagna. Lavoravano a Barcellona e poi nei Pirenei quando sono venuti a trovare una loro amica artista a Tivoli che ha dato loro la casa di Civitella per realizzare questo loro progetto. Mentre vivono in Italia continuano a tenere lezioni all’universitàl, Andres ha studiato design industriale e insegna allo IED di Barcellona e Madrid. Il loro segreto è proprio questa unione di poesia e pragmatismo: Francisco è un affabulatore ma Andres è l’organizzatore che fa accadere il tutto.
“Lavorare nelle aree interne è come scrivere una poesia, dobbiamo restituire un significato a territori che lo stanno perdendo. Tutti i progetti artistici sono anche progetti sociali e coinvolgono la comunità” e questo lo applicano con successo a tutto quello che fanno.
Così dopo il loro arrivo Simone, un ragazzo italiano di 22 anni, e la sua compagna Llanella dal Perù hanno aperto un home restaurant. E ancora: molti cittadini affittano le loro case agli artisti e un piccolo bar ha potuto riaprire i battenti.

Mi fanno conoscere tutti mentre il padre di Francisco non ci lascia un minuto, sempre con gli occhi lucidi, e mi racconta una storia che gli era successa: “Un giorno andai a visitare una mostra a Santiago e sono stato attratto da una stanza buia in cui prendevi una lampadina e andavi a scoprire delle scritte e altri dettagli che voleva comunicare l’artista. Ho passato tutto il mio tempo in questo ambiente e quando sono uscito mi hanno detto che era l’installazione che aveva realizzato mio figlio”.
Lascio Civitella piena di amore e con la certezza che sono i perfetti Town Ambassador di Licenza e potranno aiutare molti altri in questo grande progetto di comunicazione della bellezza e della poesia della Valle dell’Aniene.
Un grazie per la splendida giornata ai padroni di casa, all’associazione Monte Pellecchia, con Mario e Giacomo che sono orgogliosamente di Civitella, a Mario che gestisce il bar dell’associazione, all’università agraria e a tutti i volontari che hanno preparato il pranzo: “la comunità funziona se ognuno fa la sua parte”.
Seguite le iniziative di Franciso e Andres su Festival permanente di ricerca artistica
https://laquilarealelicenza.org/
e sui social
https://www.instagram.com/laquilarealeartenatura
e
https://m.facebook.com/CollettivoAquilaReale
Seguici sui social