Gorga è un piccolo borgo di montagna a 80 km da Roma che si raggiunge dopo 12 tornanti e Croton Falls si raggiunge guidando 80 km a nord di New York.
Cosa hanno in comune questi due paesi?
Il punto di contatto è Nancy, origini italiane e cuore diviso fra America e Italia.
Nancy Bondatti Bruno e i suoi genitori sono nati in America ma le loro radici sono saldamente ancorate al piccolo borgo di Gorga, arroccato sui Monti Lepini a sud-est di Roma.
Gorga è famoso per i suoi paesaggi montani e per un particolare osservatorio astronomico. Infatti, il cielo limpido e la lontananza da forme di inquinamento luminoso lo rendono perfetto per i cercatori di stelle e per tutti gli appassionati che amano fotografare gli astri.
Amanti dell’astronomia arrivano da ogni parte del mondo per osservare il cielo stellato da questa prospettiva e insieme alla vicina Colleferro, dove ha sede una delle principali imprese spaziali italiane, è stata dichiarata Città Europea dello Spazio per 2021 (LINK:::J.
La strada tortuosa dei 12 tornanti finisce proprio nella piazza del paese, e a Gorga ci arriva solo chi vuole arrivarci e non ci sono passanti occasionali.
Per questo in piazza si conoscono tutti e quello che colpisce sono proprio gli sguardi delle persone la prima volta che arrivi: tra il sorpreso e il curioso. Vogliono sapere subito chi ha deciso di percorrere i 12 tornanti che li separano dalla Valle del Sacco per arrivare ‘a casa loro’.
La nonna paterna e il nonno materno di Nancy vengono da Gorga, mentre il nonno paterno veniva dal vicino comune di Sgurgola e la nonna materna da San Giorgio, in provincia di Benevento.
Per chi è del luogo si riconoscono subito i due cognomi e le due differenti radici.
Suo nonno Pietro Maiorani arrivò a New York nel 1905 e subito si creò una piccola comunità di persone originarie di Gorga che si aiutavano a vicenda ad ambientarsi in questo nuovo mondo. Sua nonna paterna Annunziata Folchetti era già in America.
Tutto era diverso: la lingua, i paesaggi, il modo di interagire con gli altri… fare comunità era il modo migliore per ambientarsi più rapidamente. Ognuno imparava dall’esperienza degli altri e, se c’era bisogno di aiuto, sapevano a chi rivolgersi.
Il nonno era tornato a Gorga una sola volta perché aveva paura di volare e il viaggio in nave era decisamente troppo lungo. I legami sono venuti a perdere di intensità ma non le tradizioni familiari e l’amore per il piccolo paese.
Nancy è cresciuta in America e la sua lingua preferita è certamente l’inglese, ma nel suo cuore le tradizioni italiane sono ancora molto forti e il suo ritorno a Gorga è sempre emozionante.
In uno dei suoi viaggi, circa 5 anni fa, durante una sosta da ‘zio Ettore’, la sua figlia più giovane ha potuto sperimentare lo stile di vita italiano. Era rimasta particolarmente sorpresa dal fatto che tutto quello che avevano mangiato nel ricco pranzo di famiglia era stato tutto prodotto dallo zio.
“Il prosciutto di Zio Ettore e il più buono di tutta Italia”!!
E subito sono tornati i ricordi del padre perché in questi piccoli centri la vita ha mantenuto alcuni sapori nel corso degli anni: il suono delle campane, il belato delle pecore e quello delle mucche al pascolo.
Quando era pastore suo padre stava 5 giorni nella valle e 2 saliva in paese dalla famiglia. Tornavano in montagna il venerdì per il week-end.
Poi l’arrivo e il matrimonio in America dei nonni di entrambe le famiglie, ma tutto era stato arrangiato dall’Italia. In particolare da Gorga. Ed è nel nuovo mondo che Nancy nasce e cresce secondo lo stile di vita americano ma con le tradizioni italiane.
Tutti i nonni sono ora morti, ma Nancy continua a mantenere vive le tradizioni italiane.
La Pizza Pasquale a Pasqua, le Frittelle o Zeppole alla vigilia di Natale, il sugo della domenica. E non si scherza con il pranzo della domenica!
I suoi attrezzi di cucina sono fra le poche cose portate dai genitori da Gorga e la tavola per la pasta è la sua preferita. Ha visto le generazioni dei Maiorani/Bondatti succedersi.
Poi il web e l’attività sul web per ricordare a tutti le sue radici e per ricostruire un gruppo di discendenti. Un modo per mantenere vivi i legami fra le due sponde dell’oceano.
E per questa sua attività che insieme al sindaco Andrea Lepri e alla giunta di Gorga le abbiamo consegnato il Premio Town Ambassador per la sua città!
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